Home Estero In Usa si spara ancora: 2 morti alla State University in Florida

In Usa si spara ancora: 2 morti alla State University in Florida

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Perché tante sparatorie nelle scuole e nelle università degli Usa? Sarà una sorta di ideologia guerriera, ereditata dalla colonizzazione dei quei vasti territori nell’epopea dell’espansione verso il West, con la relativa facilità con cui si possono avere le armi di ogni tipo e dimensione? Forse è così, sta fi fatto che a distanza di qualche giorni da  una sparatoria in una scuola, ecco le cronache registrane un’altra, dentro una università della Florida. 

L’omicida addirittura sarebbe il figlio di una vice sceriffo con la sua vecchia arma d’ordinanza.

Il giovane avrebbe ucciso  almeno due persone e ferite altre 6 all’interno della “Florida State University”, anche se i morti non sarebbero studenti. 

In ogni caso, sembra che il giovane omicida sia uno studente di 20 anni, identificato con il nome di Phoenix Ikner, il quale,  poco dopo l’ora di pranzo, sarebbe entrato all’interno del campus sparando all’impazzata contro la gente,  prima di essere colpito e ferito dalla polizia. Ora si trova anche lui in ospedale, ma non sono chiare le condizioni in cui versa.

I filmati, che sano stati realizzati da alcuni testimoni e poi trasmessi dalla Cnn,  mostrerebbero un ragazzo che cammina su un prato e fa fuoco contro le persone che cercano di fuggire. Non sono ancora noti i motivi del gesto.

Secondo la versione fornita dallo sceriffo della contea, il giovane, 20 anni, era studente dell’università e figlio di un membro “eccezionale” del suo staff, figlio che “Purtroppo, aveva accesso a una delle sue armi, ed è fra quelle trovate sulla scena”. 

Come si può immaginare, questa ennesima sparatoria in un luogo deputato al sapere, ha scosso l’opinione pubblica, mentre si discute, ma con le sole parole e senza fatti, intorno  a quegli Stati dove il diritto costituzionale a portare armi prevale sulle richieste di regole più severe

Lo stesso presidente Donald Trump ha assicurato che continuerà a difendere il secondo emendamento che declama il diritto di possedere e portare armi.

Tuttavia il presidente ha pure definito la sparatoria “una vergogna, una cosa orribile”,  ma ha insistito sul fatto che gli americani dovrebbero mantenere un accesso illimitato alle armi. “Sono un grande sostenitore del secondo emendamento. Lo sono stato fin dall’inizio. Queste cose sono terribili, ma non è la pistola a sparare, sono le persone a farlo”.

Vero, sono le persone a sparare che però, se non avessero a portata di mano lo strumento adatto, forse non potrebbero premere il grilletto dell’arma a cui mancherebbe il caricatore essendo senza manico né canna.