
Una drag queen ha incontrato gli studenti di un liceo del napoletano: la Lega è letteralmente insorta, con il deputato Rossano Sasso che ha annunciato un’interrogazione parlamentare. Il caso sta facendo discutere, così come documentato da Open.
La drag queen in questione, Priscilla, è molto famosa. Il fenomeno delle drag queen, persone di sesso maschile, generalmente omosessuali o transessuali, che si esibiscono in spettacoli di varietà travestiti da donna, con un trucco appariscente e un abbigliamento vistoso, è ormai sdoganato: anche i palinsesti televisivi hanno dedicato spazio alle drag queen e alla cultura drag, vista da molti come una vera e propria arte.
Tutto è avvenuto all’inizio dell’anno, ma Sasso ha annunciato l’interrogazione a distanza di settimane. “Un soggetto privo di competenze educative e bardato di kefiah è stato messo davanti a studenti dai 13 ai 17 anni. Niente a che vedere con un pedagogista, uno psicologo dell’età evolutiva o un esperto di comunicazione”, ha denunciato il deputato.
Sasso ha criticato duramente anche i contenuti dell’intervento, riportando una frase attribuita alla drag queen: “Spesso, quello che viene costruito a scuola, viene distrutto a casa dalle famiglie”, considerata offensiva nei confronti del ruolo genitoriale. “Nelle nostre scuole c’è l’assalto di attivisti ideologizzati con la complicità di docenti di estrema sinistra”, ha concluso.
Le parole della drag queen
Secondo quanto riportato dalla stessa drag queen dopo l’evento, l’incontro era avvenuto su richiesta degli studenti e delle studentesse, nell’ambito della settimana dello studente, con il pieno coinvolgimento dei docenti e della dirigente scolastica. “È stato un momento di confronto prezioso: abbiamo parlato di bullismo, omofobia, dell’importanza dell’istruzione, della lotta intersezionale alle discriminazioni, di diritti civili, di politica intesa come partecipazione attiva, del popolo palestinese. Ho trovato in questi giovani ragazzi e ragazze una tale consapevolezza e determinazione che mi ha profondamente ispirato e commosso. Mentre la riforma scolastica ci vuole riportare al Medioevo, i/le giovani guardano avanti. E ora chi glielo dice ai trogloditi al governo che sono entrata in un liceo?”, aveva scritto sui social.
La partecipazione entusiasta degli studenti è testimoniata anche da video pubblicati sui social, in cui si sentono applausi e interventi accorati da parte degli studenti presenti.
Rusconi pacato
Dopo il polverone sollevato dalla Lega, è intervenuto il presidente dell’Associazione nazionale presidi di Roma, Mario Rusconi. “La scuola e il mondo della formazione deve essere lontano da contenziosi cercati in continuazione, devono essere un luogo di confronto democratico. Quando i miei studenti mi hanno chiesto di far partecipare un attivista ad una assemblea pro Palestina ho risposto che non avevo nulla in contrario se avessimo invitato anche un esponente israeliano”, ha dichiarato. “Quando si innescano processi di conflittualità e si inserisce il contenzioso della politica partitica nella scuola, si fa un danno ai giovani, si impedisce il confronto e si accentua lo scontro, mentre la missione della scuola è permettere il confronto democratico che implica più voci, mai unitarie”, ha concluso.
Educazione sessuale a scuola con consenso informato, la misura
Nel frattempo una misura presentata al Consiglio dei Ministri lo scorso 30 aprile voluta dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara riguarda la richiesta di consenso informato da parte dei genitori per attività di educazione sessuale o affettiva a scuola.
Ecco le parole di Valditara in conferenza stampa: “Con i due provvedimenti manteniamo le promesse fatte. Sul consenso informato, sottolineo alcuni principi come l’articolo 30 della Costituzione che stabilisce che spetta ai genitori educare i propri figli. La nostra Costituzione mette al centro la persona e la scuola mette al centro lo studente”.
“Con questo provvedimento intendiamo rafforzare l’alleanza scuola-famiglie come abbiamo fatto con la circolare sui compiti e sottolineiamo la libertà educativa e garantire l’autonomia. I genitori devono essere consapevoli delle iniziative didattiche su temi sensibili come la sessualità. Per attività extra curriculari in ambito di sessualità, le scuole devono acquisire il consenso preventivo per iscritto dei genitori in base a preventive informazioni esaurienti, sui soggetti coinvolti e sul materiale didattico”.
“Per le attività di ampliamento dell’offerta formativa da svolgersi obbligatoriamente, le scuole devono fornire agli studenti un’attività formativa alternativa laddove sia stato negato il consenso. Non potrà fare questi corsi chiunque, devono avere requisiti precisi”.