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Indennità ferie non godute docenti precari

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Nuove conferme dalla giurisprudenza: ai docenti precari spetta il pagamento delle ferie non fruite.

I Tribunali Ordinari, in funzione di Giudici del Lavoro, continuano a riconoscere il diritto dei docenti precari all’indennità sostitutiva per le ferie non godute.

Di recente, ulteriori pronunce favorevoli sono giunte dal Tribunale di Milano – Sezione Lavoro – con la sentenza n. 1756 del 2025, dal Tribunale di Napoli con la sentenza n. 2575 del 2025, e dal Tribunale di Grosseto con la sentenza n. 201 del 2025. Tali decisioni, che accolgono integralmente i ricorsi patrocinati dagli avvocati Salvatore e Andrea Giannattasio (Giustiziascuola.com), condannano il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) a corrispondere ingenti somme a titolo di indennità per ferie maturate e mai godute.

Si tratta dell’ennesima vittoria in una lunga battaglia legale condotta da anni, volta a ristabilire un principio fondamentale di equità tra docenti precari e docenti di ruolo.

Questi ultimi, infatti, possono godere liberamente delle ferie maturate, decidendo tempi e modalità di fruizione in accordo con il dirigente scolastico.

Al contrario, ai docenti precari le ferie sono state per oltre un decennio sistematicamente decurtate d’ufficio, senza alcuna comunicazione preventiva o possibilità di opposizione.

In molti casi, le istituzioni scolastiche hanno addirittura informato i docenti precari che era loro consentito fruire solo di pochi giorni di ferie (nella misura di 5 o 6 giorni) nel periodo compreso tra il 10 e il 30 giugno, ovvero al termine delle attività didattiche.

Eppure, è bene ricordare che un docente precario matura circa 2,5 giorni di ferie per ogni mese di servizio effettivo. Questo significa che in un anno scolastico completo (ad esempio, da settembre a giugno) un docente precario accumula circa 25 giorni di ferie, ai quali si aggiungono i giorni di festività soppresse.

Tali giorni, se non fruiti mediante una specifica richiesta, devono essere compensati economicamente attraverso il riconoscimento di una indennità sostitutiva, così come previsto sia dalla normativa nazionale che da quella europea, in materia di tutela del diritto alle ferie e della dignità del lavoratore.

Le recenti sentenze riaffermano dunque il principio secondo cui il lavoratore, anche se assunto a termine, non può essere privato di un diritto fondamentale come quello alle ferie retribuite. Si consolida così una giurisprudenza favorevole alla categoria dei docenti precari, da troppo tempo vittima di un trattamento iniquo rispetto ai colleghi a tempo indeterminato.

CHI PUÒ FARE RICORSO?

Possono proporre ricorso tutti i docenti precari che abbiano stipulato almeno un contratto di supplenza al 30 giugno negli ultimi 10 anni.

Grazie all’azione promossa dallo Studio Legale degli Avvocati Salvatore e Andrea Giannattasio, i docenti possono finalmente vedere riconosciuti i propri diritti in materia di ferie e ottenere la giusta indennità sostitutiva per le ferie non godute.

Per maggiori informazioni su come ottenere l’indennità sostitutiva per le ferie non godute, compila il seguente form: giustiziascuola.com/ricorso-ferie-non-godute/

I CONTENUTI DELL’ARTICOLO SOPRA RIPORTATI SONO DI CARATTERE PUBBLICITARIO