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Insegnanti poliziotti contro i piccoli jihadisti

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“La nuova normalità europea”  passa attraverso la prevenzione e il controllo degli attacchi dei terroristi; la ricerca di soluzioni  per  trovare il giusto equilibro tra difesa dal nemico fondamentalista e assassino  e il rispetto dei propri valori fondamentali, come libertà di pensiero, tolleranza, rispetto reciproco. E allora la domanda è: come eliminare un virus senza uccidere l’organismo intero?

Nel Regno Unito, con la Prevent Strategy, il governo conservatore di David Cameron ha fissato il significato dei termini che circoscrivono il nemico: per «estremismo» si intende «l’opposizione verbale o attiva ai valori britannici fondamentali, tra cui democrazia, ruolo della legge, libertà individuale e tolleranza di diverse fedi e credi». La «radicalizzazione» è invece descritta come il processo che porta a supportare ideologie estremiste e gruppi terroristici.

 

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Ed è così successo, spiega Linkiesta.it,  che di fronte a insegnanti-poliziotti gli studenti musulmani abbiano smesso di partecipare a discussioni su fede, religione, cultura e politica per paura di essere segnalati alle autorità. Una situazione che incoraggia, dicono, la radicalizzazione, perché isola ed esclude: «Il miglior vaccino che i nostri studenti possono avere sono insegnanti capaci di accendere discussioni animate in un contesto democratico e non razzista»

E infatti in un post viene riportato il caso di una insegnante rimasta spiazzata di fronte a un gruppo di ragazzine che si sono rifiutate di esprimere qualsiasi idea sulla strage parigina di Charlie Hebdo, mentre poi le studentesse sarebbero state scoraggiate dal commentare dalla loro stessa mamma, preoccupata che fossero poi segnale alla polizia.

Prima degli insegnanti, erano state le stesse comunità musulmane inglesi ad opporsi al Prevent Duty, mentre oggi sta azzittendo ogni discussione all’interno di famiglie normali. Accade lo stesso nella case di individui vulnerabili a rischio di radicalizzazione ma rimasti senza uno spazio sicuro in cui confrontarsi e lo stesso nelle case di coloro che sono stati incorrettamente segnalati alla polizia.

Dopo la pubblicazione della nuova strategia anti-terrorismo, molti musulmani stanno sentendo l’urgenza di proteggere i propri figli, aderendo all’iniziativa