Home I lettori ci scrivono Invalsi, una questione di posizioni geografiche

Invalsi, una questione di posizioni geografiche

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L’eco di voci di corridoio risuona già sui social per annunciare ancora una volta la divisione del regno: l’Italia del nord esulta per i suoi brillanti ragazzi e Italia del sud si crogiola nella costante della scarsità del sapere.  

La correzione degli Invalsi avrebbe infatti portato di nuovo alla già consolidata tradizione del divario culturale tra il settentrione e il meridione, omettendo però che negli ultimi anni le gare nazionali di matematica sono state vinte dai ragazzi del sud per esempio, che l’unico membro italiano scelto per lo stage in America dalla Nasa dalle scuole industriali è brindisino, quindi pugliese, quindi meridionale. Si vocifera inoltre che al sud si sarebbe copiato.

Questo mi fa pensare che i test dovrebbero essere andati bene e mi fa credere anche che probabilmente ci fossero delle telecamere per attestare tale “reato”. Non lo so, qualcosa non mi torna. Per quel che ne so le prove Invalsi sono state contestate e boicottate in molte scuole del nord. Ma soprattutto quello che proprio non capisco è perché si continua a voler rinchiudere le capacità, le potenzialità e la creatività dei ragazzi in una specie di quiz senza premi che altro non fanno se non mettergli  un timbro in codice tipo “lettera scarlatta” che li marchia  e li trattiene in una falsa distinzione tra nord e sud della penisola.

Che poi in questi stereotipi non vedo che fine fa il centro del Paese. Questo me lo chiedendo seriamente e credo che porrò la domanda a chi di competenza. Magari lo chiedo sottoforma di vero/falso tanto la vita della scuola è diventata tutto un quiz.