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Istruzione dei figli e costo dei libri

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A Roma, presso la Residenza di Ripetta (Via Ripetta, 231), il 15 luglio l’Ispo (Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione) presenterà i dati emersi da una indagine sui libri di testo, che confronta, rispetto all’anno passato, gli atteggiamenti e i pensieri degli italiani sul mondo del libro e della scuola.
L’indagine, dal titolo "Ma chi specula sul prezzo dei libri di testo? Già ora le risposte per il rientro a settembre", è stata condotta, coinvolgendo un campione di  oltre cinquemila persone, per conto dell’Associazione Italiana Editori (AIE), il cui presidente Ivan Cecchini sarà presente all’incontro, che inizierà alle ore 11.30, insieme al presidente del Gruppo Editoria Scolastica, Roberto Gulli, ed alla consulente AIE per la scuola Ethel Serravalle.

Sono invitati a partecipare anche gli editori, le associazioni dei genitori e dei consumatori. L’indagine, presentata attraverso un’analisi di Renato Mannheimer dell’Ispo, conferma che le priorità espresse nei consumi familiari (quelle per cui "vale la pena spendere") sono la "casa" (35% del campione, rispetto al 38% del 2003) e l’istruzione dei figli (il dato sale dal 26% dell’anno passato al 30% nel 2004).

Oltre che sulle priorità dei consumi familiari, la ricerca si sofferma sulla percezione dell’incremento dei prezzi dei libri di testo, nel confronto con le altre spese familiari e sulle opinioni relative ai testi scolastici e alla recente "riforma Moratti".