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L’apprendimento della scienza: predisposizione genetica o ambientale?

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Numerose evidenze scientifiche hanno finora dimostrato che l’influenza delle basi genetiche ed ereditarie sulle capacità cognitive va aumentando dall’infanzia all’adolescenza, mentre parallelamente decresce l’effetto dell’ambiente socio-culturale. Un trend del tutto opposto è stato recentemente osservato per l’apprendimento della scienza, che sarebbe meno condizionato dalle caratteristiche ereditarie nell’età adolescenziale rispetto a quella infantile. È l’ipotesi avanzata da un recente studio pubblicato sul numero di giugno di Child Development per il quale sono stati utilizzati i dati raccolti nell’ambito di un vasto studio longitudinale (TEDS, Twins Early Development Study) che ha seguito lo sviluppo cognitivo e di linguaggio e il rendimento scolastico di circa 15mila gemelli inglesi, dalla prima infanzia all’adolescenza. Il nuovo studio ha valutato, attraverso i risultati ottenuti nei tradizionali test scolastici, le prestazioni nelle discipline scientifiche di oltre 2500 coppie di gemelli del TEDS, dai nove ai dodici anni. L’influenza delle condizioni ambientali condivise dai gemelli pesava per il 16% all’età di nove anni e aumentava al 32% a dodici. Al contrario l’effetto delle caratteristiche ereditarie, che a nove anni era pari al 64%, scendeva al 47% all’età di dodici anni. Quali siano gli aspetti ambientali che più influiscono sull’apprendimento della scienza sarà oggetto del prosieguo della ricerca.