Home Attualità L’eccellenza scolastica in una mano bionica

L’eccellenza scolastica in una mano bionica

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In questi primi giorni di luglio si svolgono senza sosta giornate dedicate ai colloqui delle prove orali degli esami di stato.

Gli studenti si susseguono uno dietro l’altro come una catena di montaggio della cultura. Quando però ci si trova al cospetto di un’eccellenza, l’attenzione dei docenti commissari e del presidente di commissione è ancor di più attratta dai contenuti disciplinari condivisi.

L’esempio di quanto detto si è concretizzato presso l’IIS Verona Trento di Messina, quando lo studente Diego Ciccone della quinta B elettrotecnica presenta una mano bionica perfettamente funzionante.
A tal riguardo si ricorda che in Italia la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa è considerata un punto di riferimento mondiale in queste tematiche. Infatti, qualche mese fa il Consiglio Europeo delle Ricerche (Erc) tramite il programma ‘Erc Starting Grant 2015’, considerato uno dei più competitivi a livello globale, ha finanziato un progetto alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa per sviluppare un’innovativa protesi robotica di mano. Il progetto, che ha ottenuto 1,5 milioni di euro, si chiama ‘Myki’. Nei prossimi cinque anni questo progetto svilupperà la mano bionica, i cui movimenti potranno essere controllati in maniera naturale e intuitiva.

Una nota dell’ateneo pisano spiega che Myki propone lo studio di un innovativo sistema per il controllo di una protesi di mano robotica sviluppando un’interfaccia basata su marcatori magnetici impiantabili nei muscoli, capaci di monitorare l’elongazione dei muscoli residui, come avviene naturalmente quando si compie un’azione motoria, per esempio quando si afferra una bottiglia. I marcatori magnetici potranno essere utilizzati anche per fornire un ritorno sensoriale alla persona che indossa la protesi robotica, quando essa interagisce con l’ambiente, proprio come avviene nella mano naturale. Quindi senza ombra di dubbio Pisa rappresenta in questo settore della robotica l’Olimpo della ricerca, ma anche a Messina “ piccoli ingegneri crescono “. Di seguito il video della mano bionica dello studente messinese