Home Generale La disoccupazione non risparmia i laureati

La disoccupazione non risparmia i laureati

CONDIVIDI
L’occupazione dei giovani laureati in Italia appare particolarmente scarsa nonostante il numero di laureati nel nostro paese continui ad essere uno dei più bassi in Europa. A sottolinearlo è il sindacato studentesco LINK – Coordinamento Universitario. Come commentando le rilevazioni dell’Istituto AlmaLaurea giudicano impietose le prospettive lavorative che attendono tante studentesse e studenti del nostro paese.
“Il fenomeno della “bolla formativa” è in continua crescita – dichiara Alberto Campailla, portavoce Nazionale di LINK – Coordinamento Universitario – senza alcuna soluzione di continuità. 20 studenti su 100 risultano disoccupati ad un anno dalla laurea e dopo 5 anni ancora il 6% resta ancora senza un’occupazione, cifra che quasi raddoppia (10%) al Sud Italia, ossia nelle zone più economicamente svantaggiate del nostro paese”.
Questi dati fanno il paio con l’incredibile percentuale di disoccupati tra i 24 e i 35 anni che ha raggiunto la paurosa cifra del 41,6% a cui il recente dibattito sul c.d. “Jobs Act” non sta dando le risposte di cui la nostra generazione avrebbe bisogno a cui è necessario affiancare un rifinanziamento del sistema del Diritto allo Studio, tra le cause principali dell’espulsione di massa di migliaia di studenti dai percorsi formativi.
“I dati di AlmaLaurea – conclude Campailla – attestano ancora una volta il totale fallimento del sistema del 3 + 2 e del Processo di Bologna, introdotto proprio per offrire opportunità di lavoro a chi conseguiva una laurea di primo livello, che ha pesantemente aumentano il numero di precari. Il Governo ha l’obbligo di intervenire immediatamente con un piano straordinario di investimento sull’occupazione giovanile, l’eliminazione delle tante forme contrattuali atipiche e l’introduzione del Reddito minimo garantito”.
Serve, insomma, quella politica attiva di rilancio dell’occupazione che i sindacati chiedono da tempo. Ma per attuarla occorrono stanziamenti considerevoli: un ‘particolare’ non di poco conto.