Home I lettori ci scrivono La Ministra prenda coscienza o lasci la poltrona!

La Ministra prenda coscienza o lasci la poltrona!

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8 luglio. Mondo della scuola dominato dal caos. 14 settembre. Mondo della scuola dominato dal caos.

Non serve essere “maghi” per prevedere il futuro. Basta guardare i fatti. È assolutamente doveroso e necessario che il MI si assuma l’impegno di concludere tutte le operazioni di durata annuale (assegnazioni provvisorie, utilizzazioni, incarichi a tempo determinato) entro e non oltre i termini perentori del 31 agosto previsti nel CCNI.

La Ministra avrà già ricevuto notizia del malcontento generale fra i docenti per i mancati trasferimenti interprovinciali. Non è tanto il fatto di non aver ottenuto il movimento richiesto a generare la rabbia, quanto la consapevolezza di non poterlo MAI ottenere in futuro per il solo “merito”, a causa di un sistema che assegna SOLO a chi è in possesso di presunte precedenze, in primis per L. 104, la totalità dei trasferimenti in molte province del sud Italia.

E di questo la Azzolina non può andare fiera. Una Ministra che non si impegna a far luce su questi presunti abusi, che ignora un’Ordinanza del Consiglio di Stato, la n.3722/2019, riguardante la priorità della mobilità rispetto alle neoimmissioni in ruolo, che prevede la pubblicazione dei movimenti annuali a settembre inoltrato e quindi dopo l’ingresso a scuola degli alunni, che non capisce l’importanza, già sancita dalla sentenza del Tar Lazio n. 149/2019, della trasformazione delle cattedre di fatto in cattedre di diritto, che si reputa “soddisfatta” degli esiti della mobilità contrariamente a quanto dimostrano i FATTI, merita davvero di occupare una poltrona così importante come quella dell’istruzione?

È vero che da anni la scuola è alla deriva. Ora stiamo toccando il fondo. E promettiamo di fare tutto ciò che è in nostro potere per tutelare i diritti di noi onesti lavoratori, da ventenni al servizio dello Stato, nella convinzione di poter risalire.

 

Gruppo di docenti della provincia di Trapani “Corsi e Ricorsi”