Home I lettori ci scrivono La parola di Renzi vale zero

La parola di Renzi vale zero

CONDIVIDI

Dopo la sconfitta elettorale e la vittoria del no al referendum, tutti o almeno quasi tutti, c’eravamo illusi che Renzi tenesse fede ai suoi proclami, alle sue dimissioni annunciate in pompa magna, addirittura l’abbandono definitivo dalla scena politica italiana.
Purtroppo come era prevedibile, Renzi non ha tenuto fede alle sue promesse e come suo solito stile macchiettistico d’avanspettacolo, da bugiardo incallito, come da copione della peggiore pochade,ha preso di nuovo in giro gli italiani.

Il suo atteggiamento arrogante da individuo assetato di potere ha subito mostrato la sua vera natura insofferente e allergico alla democrazia e al giudizio spietato del popolo. Dalla sconfitta elettorale, purtroppo Renzi invece di fare autocritica e correggere il tiro della sua politica di governo fallimentare, ha rafforzato invece la sua boria, la sua supponenza, il suo rosicamento e i suoi deliri.
Renzi non ha la stoffa per governare, non ha le doti da statista e non le avrà mai, solo i suoi ministri e sottosegretari (del nulla) interessati a mantenere la poltrona in Parlamento e a  maturare fra pochi mesi il loro bel vitalizio (vergognoso) credono che sia un grande statista, ma ovviamente per opportunismo ipocrita.
Renzi  ha dimostrato, in questi anni di governo del nulla, di essere scollegato col mondo reale, di non avere la minima idea  dei problemi  reali della società civile, di fregarsene altamente dei cittadini che soffrono il disagio e la crisi sociale,quella crisi  generata dal capitalismo ultra liberista di cui Renzi e’ servo.

Il governo Renzi ha speso le sue forze solo remando contro gli interessi reali degli italiani,facendo invece gli interessi,quelli si, mettendoci passione,impegno e dedizione servile, di Confindustria e delle banche (vedi banca etruria) a tal punto che, come ormai e’ noto a tutti, voleva a tutti i costi e ne era anche convinto nella sua mente affetta da anomia  pregna  di dissonanza cognitiva,far approvare una riforma scellerata della Costituzione, che di fatto avrebbe ridotto a zero la sovranita’ popolare,sancita appunto dall’art.1 della nostra Costituzione, vista ormai come intralcio ed ostacolo per gli affari ghiotti delle lobbi e dei poteri forti a cui renzi obbedisce indefessamente. In ultimo Renzi ha osato affermare che i sostenitori del no al referendum erano un’accozzaglia,da quale pulpito viene la predica,il suo e’ un governo accozzaglia della peggiore specie,Verdini pluri-indagato per bancarotta,Alfano ministro incapace dell’Interno,che ha sistemato mezza sua famiglia nei posti di comando invece di far fronte all’immigrazione clandestina,la Boschi figlia del banchiere Etruria che ha rovinato letteralmente centinaia di piccoli risparmiatori,la lista sarebbe davvero lunga.
Insomma Renzi non ne ha azzeccata una;con una ostinazione senza precedenti e’ riuscito a togliere diritti ai lavoratori,a trasformare il mercato  del lavoro in una giungla di voucher,la disoccupazione e’ rimasta a due cifre,ma in compenso gli imprenditori  hanno intascato un bel po’di miliardi.

Uno statista (evidentemente Renzi nemmeno lontanamente lo e’) dovrebbe avere innanzitutto la dignità di perseguire gli interessi dei suoi cittadini e di fare leggi nell’interesse generale della nazione, avendo come fine ultimo la giustizia sociale,non di svendere e di distruggere con un accanimento senza precedenti il welfare gettandolo in pasto alle lobby dei privati speculando poi sulla sofferenza sociale.

Ma pretendiamo troppo da Renzi, non eletto dai cittadini. Dal jobs act alla buona scuola alle pensioni, tutte riforme renziane ultraliberiste pericolose, che di fatto riducono i diritti e incrementono la precarieta’ sociale.
La fenomenologia di questo individuo e’ chiara ed evidente: Renzi e’ solo assetato di potere e gioca come un bambino capriccioso  in modo irresponsabile con le vite delle persone complicando di fatto l’esistenza già precaria con leggi e riformette anticostituzionali che ne annullano la dignità e inaspriscono la sofferenza e il disagio sociale.

Solo la protesta civile e decisa e un forte senso di condividere i valori della democrazia potranno salvarci, e’ un dovere sacrosanto del popolo opporsi e riappropriarsi dei diritti calpestati e negati da questo governo illegittimo.