Home I lettori ci scrivono La soluzione per il rientro i docenti esiliati esiste

La soluzione per il rientro i docenti esiliati esiste

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La 107 fa continuare a parlare di sè: dopo l’ottimo share della trasmissione sulla Buona Scuola su TV Campane, l’eco disperato delle docenti esiliate a Nord, ha riportato all’attenzione il dramma che migliaia di famiglie stanno vivendo, a causa della sconsideratezza perpetrata dal Governo Renzi e dagli accoliti del MIUR, che non si riservano di porre in essere soluzioni riparatorie a favore della Questione Meridionale delle maestre e dei professori sbaragliati nelle scuole del Nord.

Eppure le soluzioni per permettere il rientro dei docenti esiliati ci sono e sono state proposte da chi la scuola la vive da anni con professionalità ed impegno. Nicola Golia consigliere nazionale del comitato del contenzioso  e Nicola Cutrignelli, esponente della Uil, a TV Campane, hanno proposto soluzioni fattibili e chiare per aiutare le numerose docenti esiliate dalla legge 107.

Sono già tre anni che le docenti sono costrette a vivere fuori regione pagando sulla propria pelle gli errori di un algoritmo impazzito. Il Miur ha ammesso gli errori ma non vi pone rimedio e intanto le famiglie del sud sono in ginocchio. Nicola Golia e Nicola Cutrignelli propongono soluzioni a vantaggio della scuola stessa: dando la possibilità alle docenti esiliate di conseguire l’abilitazione sul sostegno, risolverebbe la mancanza di insegnanti specializzati per la tutela degli alunni più deboli e permetterebbe alle docenti di lavorare nelle proprie regioni. Ulteriori provvedimenti sarebbero la trasformazione dell’organico di fatto in diritto e l’attuazione del tempo pieno anche nelle regioni del sud dov’è quasi assente.

Un Karma che docenti e sindacati ripetono ormai da due lunghissimi anni; Cutrignelli (UIL) si è dichiarato disposto a promuovere tali risoluzioni e Golia ha rimarcato il fatto che non c’è nessuna ragione per cui il Ministero dell’Istruzione debba ostentare chiusura, opponendosi come ha fatto finora all’attuazione di misure pressocché adottabili.

I docenti, dal canto loro, spingono verso soluzioni che non danneggerebbero alcuno, e che porterebbero una boccata d’ossigeno alla scuola del meridione.

Nastrini Liberi