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La vita al nord è più cara per tutti, non solo per i “fuori sede”

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Desidero manifestare le mie perplessità e preoccupazioni in merito alla proposta di introdurre un’indennità fino a 1.000 euro riservata esclusivamente ai docenti fuori sede impiegati nelle regioni del Nord Italia.
Pur apprezzando lo spirito positivo della misura, volta a sostenere chi affronta le difficoltà economiche legate al trasferimento e all’alloggio, non posso evitare di evidenziare come tale provvedimento risulti profondamente iniquo nei confronti dei docenti già residenti nelle medesime regioni.
Gli insegnanti che risiedono stabilmente al Nord, infatti, affrontano costi di vita altrettanto elevati, specialmente per affitti, mutui, trasporti e spese quotidiane. Lo stipendio attuale, notoriamente basso, mette in seria difficoltà economica anche chi vive da anni al Nord, senza che venga riconosciuto loro alcun sostegno economico aggiuntivo.
Questo aspetto rischia di creare un trattamento differenziato ingiustificato e tensioni tra colleghi che condividono gli stessi problemi economici e professionali.
È essenziale garantire equità e giustizia nelle politiche di sostegno al personale docente. Pertanto, Vi chiedo di valutare attentamente l’opportunità di estendere qualsiasi provvedimento economico previsto, in modo da includere tutti i docenti.

Alessia Guccini