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Lanciano una porta dal quarto piano e per poco non ci scappa il morto. Accade in una scuola francese

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Ogni Paese ha i suoi lanciatori scervellati, giovanissimi che rischiano di trasformarsi in assassini per una bravata, un’azione sconsiderata di cui non riescono a immaginare le possibili, tragiche, conseguenze. In Italia ricordiamo ancora il folle lancio della bici elettrica dalla balconata dei Murazzi sul Lungo Po a Torino che ha ferito gravemente uno studente palermitano.

In Francia è accaduta più o meno la stessa cosa. Il quotidiano Le Figaro, così come tutta la stampa francese, riporta un fatto gravissimo, ancora più sconcertante perché verificatosi all’interno di una scuola: al liceo  Geoffroy Saint-Hilaire di Étampes, una cittadina di circa ventimila abitanti a 50 chilometri da Parigi, alcuni alunni hanno scardinato una porta dei bagni e l’hanno buttata giù da una finestra del quarto piano, nel cortile della scuola, dove alcuni docenti sostavano durante la ricreazione. Per pura fortuna, il gesto sconsiderato non si è trasformato in dramma, anche perché la porta pesava 16 chili! Una specie di miracolo per una docente, colpita di striscio e leggermente ferita: soltanto qualche ecchimosi ma un forte choc. Tutti i docenti della scuola, traumatizzati dal fatto, il giorno dopo hanno fatto valere il loro “droit de retrait”, il diritto cioè di astenersi dal lavorare, che in Francia è garantito a ogni lavoratore che ritenga di essere esposto a un pericolo grave per la sua salute o incolumità.

Un’inchiesta è stata aperta e la polizia ha già fermato tre alunni del liceo – tutti incensurati –  uno dei quali presentava un tasso alcolemico molto elevato. Si dovrà determinare se i ragazzi implicati fossero coscienti  che in quel momento, nel cortile, erano presenti delle persone. Naturalmente è stato al contempo avviato un procedimento disciplinare interno.

Il sindaco di Étampes ha definito inqualificabile il fatto e si augura che la risposta delle autorità e della scuola sia pronta e severa. Dal canto suo, la ministra dell’Educazione Nazionale, Elisabeth Borne, ha dichiarato che ciò che è accaduto a Étampes è gravissimo e inaccettabile, perché la scuola è il luogo in cui ci si dovrebbe sentire al sicuro.

Resta il fatto che di questi tempi è difficile sentirsi al sicuro nelle scuole francesi, anche in quelle apparentemente tranquille e lontane dalle banlieue più difficili. Sempre Le Figaro, citando un recentissimo sondaggio, scrive che 87 insegnanti su 100 hanno dichiarato di essere stati testimoni di almeno un atto di violenza nell’istituto in cui insegnano nel corso di quest’ultimo anno scolastico: violenze verbali (71%), bullismo (70%), violenza fisica (59%) e violenza sessuale (15%).

L’ultimo episodio, ad aprile scorso, è costato la vita a una studentessa di un istituto privato cattolico di Nantes, pugnalata a morte da un compagno di scuola.