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Legge di bilancio, gli impegni del governo per la scuola: incontro al Miur

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Si è concluso a Roma, presso il ministero dell’Istruzione, l’incontro tra il Miur e i sindacati. Diversi gli argomenti sul tavolo: dalla legge di bilancio fino all’edilizia scolastica.

Il ministro Marco Bussetti si è impegnato di coinvolgere i sindacati e gli operatori della scuola in tutte le decisioni.

I sindacati hanno chiesto al governo un impegno preciso sulla sicurezza scolastica: “Maggiori fondi per l’adeguamento degli edifici, in particolar modo delle palestre, afferma Elvira Serafini, segretario generale dello Snals. “Infatti molte volte gli studenti sono costretti a non poter sostenere l’ora di educazione fisica o ad andare in altre strutture”.

Disponibilità del governo a discutere anche sul tema del tempo prolungato e delle mense. Naturalmente, nel corso dell’incontro, si è parlato anche di assunzioni: non solo per i docenti, ma anche per Dsga (il governo ha confermato che il bando di concorso sarà pubblicato a breve, ndr) e per il Personale Ata.

Per quanto riguarda, invece, il concorso dirigenti scolastici, il ministro Bussetti ha ribadito che non c’è ancora una data certa per la prima prova scritta (orientativamente dovrebbe essere fissata nel mese di ottobre, ma non sono esclusi slittamenti).

Infine i sindacati hanno richiesto, con urgenza, un tavolo tecnico anche per Università e Afam.

Così il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, su Facebook:

La scuola italiana ha bisogno di attenzione, di programmazione e di sensibilità. Di molta cura. Per troppo tempo si è andati avanti per ‘strappi’ e improvvise virate. Dobbiamo cambiare.

Con i sindacati della scuola abbiamo avviato un percorso di incontri politici e tecnici per condividere le priorità. Dobbiamo ridare serenità e trasmettere passione, interesse e motivazione al personale, ai ragazzi, alle famiglie. Ci vorrà del tempo. Ereditiamo una situazione fatta di molte stratificazioni che mettono il sistema scolastico in difficoltà. È stato un incontro dove si sono affrontati diversi temi tra cui la sicurezza, il rinnovo dei contratti, le modalità di assunzione e di reclutamento con procedure concorsuali che dovranno tornare a essere il percorso per chi vorrà lavorare nella scuola.

Il confronto di oggi segna una tappa fondamentale per raggiungere questi e altri obiettivi. Affronteremo le emergenze, ma, allo stesso tempo, è necessario in modo strutturale rilanciare la nostra scuola. Lo faremo, ognuno nel rispetto dei propri ed altrui ruoli. L’obiettivo è che insieme si possa con orgoglio creare una comunità, riconoscendoci nella scuola che amiamo e che vogliamo costruire.

I comunicati dei sindacati

Flc Cgil

“Sicurezza, stabilizzazioni, contratto e autonomia” queste le parole chiave delle rivendicazioni della FLC CGIL per il segretario generale Francesco Sinopoli, che ha consegnato al Ministro Bussetti un dettagliato dossier sui bisogni della scuola.

“Investimenti di livello europeo per realizzare una scuola nuova che sia fortemente ancorata ai principi costituzionali dell’inclusività, del diritto allo studio, della libertà di insegnamento e dell’autonomia. Vanno subito cancellate quelle norme che l’hanno limitata come il tetto delle ore di Alternanza Scuola Lavoro imposto dalla legge 107/2015”.

“La prossima legge di bilancio” ha continuato Sinopoli nel suo intervento “sarà per noi il primo banco di prova di questo governo, il settore istruzione e ricerca deve avere una sua centralità. Gli investimenti pubblici vanno finalizzati all’ampliamento dell’offerta formativa attraverso la messa in sicurezza degli edifici ed un piano di edilizia scolastica per realizzare una didattica nuova, una dimensione ottimale delle scuole con una media di 900 alunni per istituto, la stabilizzazione degli organici e il potenziamento dei diversi ordini di scuola. Fondamentale generalizzare la scuola dell’infanzia, portare l’obbligo scolastico a 18 anni, restituire il tempo pieno e il modulo nella primaria e il tempo prolungato nella scuola di primo grado, a partire dal Sud. Particolare attenzione va posta nella prossima legge di bilancio al personale ATA. Molte scuole rischiano la chiusura per mancanza di collaboratori scolatici”.

Altro nodo fondamentale per il segretario generale della FLC sarà quello del prossimo rinnovo contrattuale. “L’assegno perequativo va mantenuto, diversamente ci sarebbe una insopportabile e ingiusta diminuzione del salario. E’ arrivato il momento di adeguare gli stipendi agli standard europei, un principio che vale per tutti i lavoratori del comparto Istruzione e ricerca. Inaccettabile inoltre il fermo che sta subendo il rinnovo del contratto dell’area della Dirigenza di cui chiediamo la ripresa delle trattative per una rapida e positiva conclusione”.

“Occorre infine” ha concluso Sinopoli “garantire un sistema di concorsi che consenta il regolare reclutamento del personale. Nell’ultimo decennio si sono succeduti, in maniera confusa, diversi modelli di formazione e reclutamento dei docenti, segno di una mancata programmazione dei percorsi abilitanti e di specializzazione sul sostegno, come dimostra l’attuale sistema FIT denso di problematicità. Sulla base delle risposte che riceveremo misureremo le reali intenzioni di questo governo e l’effettiva discontinuità rispetto alle precedenti politiche”.

Uil Scuola

Avvio dell’anno scolastico e legge di bilancio: questi  i temi al centro della riunione di questa mattina al Miur tra i sindacati scuola e il ministro Bussetti.

Un incontro che fa seguito alla prima riunione della scorsa settimana e che giunge dopo il primo, di una serie di incontri tecnici programmati, sulle questioni più urgenti per il prossimo anno scolastico.

Dobbiamo partire dal modello di scuola che vogliamo- ha detto il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi –  quello a cui noi intendiamo fare riferimento è quello della Costituzione, di Calamandrei.
Un modello di scuola che si ritrova anche nel contratto che abbiamo firmato ad aprile.

Va fugata  – ha detto in apertura Turi – ogni impostazione che porti la scuola verso un sistema di costi standard. Sistema che ci vede fortemente avversi, che parte da premesse sbagliate, che non ha funzionato in altri settori e che rischia di portare la scuola alla rovina. Saremo attentissimi per evitare ogni deriva di questo tipo – ha ammonito Turi.

Diretta l’interlocuzione al ministro:  cosa vogliamo fare con la legge 107? Ha detto Turi nel corso dell’incontro.

Bisogna fare un’azione politica senza forzature. Il sistema scuola è un sistema flessibile che non può essere gestito da norme, che per loro natura sono rigide. E’ il contratto, che è flessibile – ha richiamato Turi – che deve regolarlo. In questo, anche il ruolo del sindacato è chiaro: rappresenta le persone,  non è un apparato burocratico.

La scuola è una infrastruttura immateriale importante, e come tale dovrebbe essere fuori dal patto di stabilità europeo – ha messo in chiaro Turi – i capitoli di bilancio destinati alla scuola andrebbero dunque considerati tra le spese in conto capitale e non tra le spese correnti.

Investimenti che vanno sottratti  dal  piano di stabilità interno – ha sottolineato il segretario generale Uil – richiamando la necessità di un piano di investimenti che riporti, anche in più esercizi di bilancio, il livello delle retribuzioni del personale ai livelli europei, anche considerando che, sono  dai dati della Ragioneria, il comparto scuola è il più “povero”,  per cui vanno garantire risorse specifiche per superare il GAP esistente con gli altri comparti del P.I.

In tema di risorse va collocata, prioritariamente,  la richiesta di finanziamento dell’elemento perequativo previsto dal contratto.

Sul fronte delle risorse, tra le priorità indicate, c’è una legge di una sola riga che va scritta: “cancellato l’organico di fatto”. Questo – ha spiegato Turi – avrebbe effetti  diretti sull’eliminazione del precariato, sulla continuità didattica e sull’attività amministrativa.

In tema di supplenze, ribadita la necessità dell’eliminazione del divieto di sostituzione del personale già dal primo giorno di assenza.

Altra discriminazione che va superata è quella della ‘tassa sulla salute’, la ritenuta economica, effettuata solo sul personale statale, in caso di assenza per malattia.

Appare urgente poi una decisione – entro i primi giorni di settembre, ha detto Turi  – in tema di alternanza scuola – lavoro, che avrà riflessi sull’esame di maturità. Vanno rispettati i tempi delle scuole.

Per quanto riguarda il reclutamento, tema di stretta attualità – a partire da quanto sta accadendo in Campania  dove la mancata pubblicazione delle graduatorie non consente l’immissione in ruolo del personale  –  la Uil Scuola ha ribadito la necessità di utilizzare pienamente il contingente autorizzato anche attraverso le compensazioni.
Sistema che deve riguardare anche il personale educativo, settore  a cui  è stato assegnato solo un posto disponibile su dieci.

Se non investiamo sull’edilizia scolastica mettendo in sicurezza le l scuole – ha detto in chiusura Turi, parafrasando il giudice Volpe di Bari – saremo anche noi ‘homeless’. Su dirigenti e edilizia scolastica siamo fuori tempo massimo: va chiuso il contratto dei primi e risolta la responsabilità per i secondi.