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Liceo ad indirizzo sportivo, parere del Cnpi

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Nella seduta del 14 dicembre, il Cnpi ha espresso il proprio parere sullo schema di regolamento riguardante l’organizzazione dei percorsi del liceo sportivo, approvato, in prima lettura, dal Consiglio dei ministri dell’8 settembre scorso (si veda precedente articolo).
In particolare, il Consiglio nazionale della pubblica istruzione contesta la collocazione della sezione ad indirizzo sportivo unicamente nel contesto del liceo scientifico (peraltro, rileva che il Dpr n. 89/2010 – regolamento di riordino dei licei – colloca tale percorso solamente nella filiera liceale nonostante le numerose sperimentazioni ad indirizzo sportivo presenti in istituti tecnici e professionali).
Inoltre, fa notare che le competenze in uscita previste relativamente a discipline caratterizzanti il percorso, in particolare “diritto ed economia dello sport”, con specifico riferimento all’economia, sono più consone al profilo di un imprenditore dello sport che a quelle di uno studente liceale.
Il Cnpi chiede anche che venga eliminata la frase “nei limiti delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente” in riferimento alle possibilità di accesso degli alunni disabili
Importante anche la sottolineatura sulla necessità che l’avvio delle sezioni ad indirizzo sportivo avvenga in tempi congrui con l’annuale definizione dell’organico di diritto.
A fronte della garanzia fornita dalla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e l’autonomia riguardo alla riconduzione di tutte le discipline previste nel piano orario dell’opzione del liceo sportivo alle vigenti classi di concorso, il Consiglio nazionale della pubblica istruzione propone che nella fase transitoria l’insegnamento di “discipline sportive” venga attribuito alla classe di concorso A/29, mentre l’insegnamento di “diritto ed economia dello sport” sia assegnato alla classe di concorso A/19.
La Flc Cgil, nel condividere sostanzialmente il giudizio del Cnpi sullo specifico schema di regolamento, “chiede al nuovo Ministro che su tutto il riordino della secondaria di secondo grado vi sia un reale cambio di rotta nel segno della trasparenza e della partecipazione”.