
Sarà lutto cittadino nella cittadina in cui lavorava, nel varesotto, il giorno dei funerali della docente morta ieri, lunedì 19 maggio, a causa di un incidente che ha visto coinvolti il pullman in cui viaggiava con la sua scolaresca in gita e un camion, sulla Pedemontana, in Lombardia. Lo riporta La Repubblica.
“La nostra insegnante”
L’autista del pullman, 60 anni, è indagato per omicidio stradale ed è tuttora ricoverato in terapia intensiva a Varese. Sempre la Procura di Como ha disposto l’autopsia sulla salma della maestra. “Il lutto cittadino è un piccolo gesto – spiega il sindaco Davide Bossi – ma vuole essere un segnale di attenzione da parte di tutta la nostra comunità per Domenica. Mi permetto di dire la nostra insegnante, perché è così. Nelle nostre primarie era alla seconda esperienza, ma tutti i bambini la conoscevano e tutte le colleghe la stimavano. Io ho avuto modo di conoscerla nel corso degli eventi organizzati dall’istituto e aperti a tutta la cittadinanza. Una donna solare, con un’energia particolare che faceva la differenza. Per i bambini, per tutti noi, la sua morte è un dolore immenso”.
“Non ho ancora avuto modo parlare con i genitori. Siamo tutti a loro disposizione ma non è il momento di essere asfissianti, la comunità è in attesa di vedere tornare a casa i bimbi. Di concerto con la scuola stiamo inoltre lavorando per fornire un supporto psicologico per gli alunni vista la portata dell’accaduto”, ha concluso.
Chi era la docente morta in gita
Dopo la laurea in “Scienze del servizio sociale”, la docente si era trasferita a vivere al nord, a Sesto Calende, più di dieci anni fa, iniziando a lavorare come assistente sociale. Lo scorso anno era arrivata la chiamata alla scuola elementare, la stessa con cui ieri era in gita.
Al mattino i piccoli alunni e le insegnanti erano andati a fare visita al Museo del Cavallo Giocattolo di Grandate: sulla strada del ritorno, poi, il tragico schianto.
“Negli ultimi anni stava con un nuovo compagno ed era la donna più felice che si potesse incontrare”, il ricordo fatto da un’amica, che non riesce a parlare di lei al passato. “La figlia era la sua vita”, prosegue la donna. “È sempre stata una napoletana doc, portava sempre allegria. Era sempre solare, con il sorriso”. Quel lavoro da maestra “lo amava, mi parlava sempre di come aiutava i ragazzi quando erano in difficoltà”.
“Quante chiacchierate, quanti abbracci, sorrisi e perché no anche pianti. Ho condiviso gioie e dolori con te. Non riesco a crederci, mi mancherai”, è il commiato che un’altra amica ha affidato ai social.