Home Precari Mancano 1.300 prof nelle Marche. E Psp: torniamo alle graduatorie

Mancano 1.300 prof nelle Marche. E Psp: torniamo alle graduatorie

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Apertura delle scuole a rischio per il prossimo anno scolastico nelle Marche, dove, secondo i sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Snals-Confsal mancano 1.300 insegnanti e ci sono preoccupazioni anche per il personale Ata. “A settembre – denunciano – potrebbe non essere garantita l’ordinaria attività didattica. Mancano almeno 670 posti per gli spezzoni orario a cattedra, ne servirebbero almeno altrettanti per lo sdoppiamento delle ‘classi pollaio’, i corsi serali, i licei musicali e coreutici, i corsi di bilinguismo, la scuola in carcere, le sezioni antimeridiane della scuola dell’infanzia”.

E se questa è la denuncia dei sindacati, i “Partigiani della Scuola Pubblica” (Psp) chiedono al Governo di ritirare i commi 79-80-81-82 della Legge 107 2015, la Buona Scuola, ritornando al sistema di reclutamento per graduatorie, garanzia di trasparenza e legalità.

 

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 “L’8 luglio ‘la montagna partoriva il topolino’ – dicono i Psp, in lotta contro la Buona scuola anche con manifestazioni clamorose come le contestazioni al ministro Giannini -. Con orgoglio i sindacati confederali annunciavano l’avvenuto accordo sulla l.107, relativo al comma 79, che prevede la ‘chiamata diretta’ del dirigente scolastico, nella più totale discrezionalità. Questa è l’ennesima truffa perpetuata ai danni dei docenti e della Scuola Pubblica, con aggravante la complicità di un Sindacato”. “Saranno sempre i dirigenti scolastici a nominare i docenti e anche se ciò avverrà sulla base di quei famosi requisiti oggettivi tanto declamati, rimarrà sempre un ampio margine all’interno del quale la discrezionalità e l’onnipotenza dei presidi faranno il bello e il cattivo tempo”.