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Marsala: educazione sessuale attraverso il cinema

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E’ opportuno e necessario parlare di educazione sessuale a scuola? Su questo interrogativo, in Italia, politici, educatori e genitori discutono sin dal 1902. Fu proprio in quell’anno, infatti, che l’allora Ministro della Pubblica Amministrazione propose l’avvio di “Corsi d’igiene sessuale” inseriti in una campagna di prevenzione delle malattie veneree.
Da quel momento sono nate innumerevoli altre proposte, molte delle quali scaturite dall’esigenza di salvaguardare la salute dei minori. Sulle stesse non si è mancato di discutere in sede di commissioni parlamentari. Oggi, a più di un secolo di distanza, i dibattiti sull’opportunità e sull’esigenza di realizzare interventi di educazione sessuale a scuola non sono certo cessati. Per quanto riguarda gli aspetti legislativi, la Legge 405 del 1975 ha certamente aperto le porte degli istituti scolastici a questo tipo d’insegnamento, senza tuttavia fornire alcun orientamento sulle modalità, i tempi e gli spazi di attuazione.
Per questa ragione, diverse sono le strade adottate dalle scuole che intendono affrontare con gli alunni i temi connessi alla sessualità e, di conseguenza, all’adolescenza.
È questo lo spirito che muove l’iniziativa, denominata “Sessualità giovanile”, attivata dal Liceo Classico Giovanni XXIII di Marsala e richiesta dall’assemblea studentesca. I ragazzi di tutte le classi, sabato 17 alle ore 9, assisteranno alla proiezione di un recente film di Giovanni Veronesi (2003): “Che ne sarà di noi”. Il film-commedia, pur non avendo riscosso ampi consensi dalla critica, offre molteplici spunti di riflessione in tema di sessualità e di adolescenza. Filo conduttore del film è il viaggio-vacanza di un gruppo di ragazzi in una rinomata isola greca. Molteplici le dinamiche che attraversano le relazioni fra gli inquieti protagonisti.
Dopo la proiezione, il Dr. Antonino Sammartano, psicologo dirigente presso il consultorio familiare di Marsala centro dell’ASL 9, responsabile dell’unita operativa “Prevenzione dell’abuso e del maltrattamento nell’infanzia e nell’adolescenza”, accompagnato da altri operatori del Servizio
(Domenico Gaudino, ginecologo e Giuliana Cipolla, assistente sociale) parlerà agli studenti e risponderà alle loro domande. Fra i temi che Sammartano intende porgere ai ragazzi: la sessualità vista da una prospettiva psicologica e culturale, nonché la turbolenza gruppale tipica dell’età adolescenziale, con particolare riferimento alle complesse dinamiche psico-sociali che spingono l’adolescente a sviluppare un marcato senso di appartenenza al gruppo amicale piuttosto che a quello familiare. Concluderà l’intervento parlando del tatuaggio inteso come uno fra i possibili riti iniziatici dell’adolescente.