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Matilde Serao e le donne nell’Italia post-unitaria

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Venerdì 20 maggio, a Napoli, all’Emeroteca Biblioteca Tucci verrà presentato il volume: ‘Visibili, invisibili. Matilde Serao e le donne nell’Italia post-unitaria’.

L’opera, edita dal Comitato unico di Garanzia (Cug) del Cnr a 160 anni dalla nascita della scrittrice e giornalista, propone una nuova e originale ricerca a più voci su Matilde Serao, la Napoli cosmopolita della Belle Époque e le donne del suo tempo: figure femminili segnate, come la scrittrice e giornalista di origini greche fondatrice del “Mattino”, da una ingiusta damnatio memoriae, malgrado un indiscusso protagonismo che ha segnato la storia non soltanto giornalistica e letteraria del nostro Paese, in un contesto europeo.

Si ricorda che tra Matilde Serao ed Edoardo Scarfoglio non nacque solo un’unione sentimentale, ma anche un sodalizio professionale. Scarfoglio pensava da tempo di fondare un proprio giornale quotidiano. Insieme con Matilde realizzò il suo progetto: nel 1885 fondarono il Corriere di Roma. La moglie vi contribuì coi suoi scritti e invitando a collaborare le migliori firme del momento. Tuttavia il giornale non decollò, per la concorrenza del più forte La Tribuna, il quotidiano romano allora più diffuso. Serao, prendendo spunto da quell’esperienza, diede alle stampe un corposo romanzo, Vita e avventure di Riccardo Joanna, che Benedetto Croce definì “il romanzo del giornalismo”.