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Maturità, alunno con disabilità non ammesso. La madre farà ricorso. Il ds: “Non ha raggiunto gli obiettivi minimi”

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Un alunno 19enne con disabilità, affetto dalla sindrome di DiGeorge, della provincia di Napoli, non è stato ammesso alla Maturità. La mamma, però, non ci sta, e ha promesso di fare ricorso al Tar. Il dirigente scolastico, però, si difende. Lo riporta Ansa.

“Discriminato solo perché disabile”

La madre accusa la scuola di aver discriminato il ragazzo solo “perché disabile”. Il dirigente scolastico, però, dice che tutti a scuola, a partire dai docenti, “sono amareggiati per la vicenda, in quanto questi ragazzi sono sempre stati la nostra priorità. Non ha raggiunto gli obiettivi minimi ed è per questo che non abbiamo potuto ammetterlo all’esame”.

“Mio figlio per quattro anni ha seguito un programma differenziato e aveva voti alti, come 8 e 9. Più volte avevo chiesto di accedere al programma normale, e quest’anno mi sono rifiutata di sottoscrivere il programma differenziato. Ma nonostante i tutor e l’impegno di mio figlio, mi sono ritrovata a sbattere contro un muro. Gli 8 ed i 9 sono diventati 4, e alla fine non lo hanno ammesso all’esame. Lui ci credeva, si è impegnato, e meritava l’ammissione. Ora è deluso. Mi chiedo dove sia l’inclusione se non si premia l’impegno. Nel frattempo farò ricorso al Tar. Poi si vedrà”, queste le parole della madre.

Le ragioni della scuola

Il dirigente del liceo sottolinea invece che tutto è stato fatto nel pieno rispetto delle leggi, e soprattutto si è tentato di convincere la madre a far continuare il percorso differenziato: “In questi anni ha avuto un percorso sempre in crescita con il programma differenziato, tarato sulle sue capacità. Abbiamo tentato di convincere la madre a fargli conseguire l’attestato previsto da quel programma, ma non siamo stati ascoltati. Tutte le nostre decisioni, da inizio anno, sono state comunicate all’ufficio scolastico regionale. Secondo la normativa, con il programma di quest’anno doveva raggiungere obiettivi minimi che non sono stati raggiunti. Abbiamo preso la decisione con molta sofferenza, perché per l’inclusione facciamo tantissimo. Avevamo altri quattro ragazzi all’ultimo anno con diverse disabilità di apprendimento: tre hanno conseguito l’attestato delle competenze, uno invece é riuscito ad ottenere la maturità linguistica”.

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