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Maturità, Valditara: “Non può ridursi alla valutazione della conoscenza dei logaritmi, va valutato il percorso di maturazione”

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Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha partecipato oggi, 12 giugno, alla giornata conclusiva dell’VIII congresso Cisl Scuola che si è svolto a Trieste. In particolare il ministro ha discusso in merito alla riforma della maturità che vuole attuare.

Le finalità della scuola secondo Valditara

Ecco le sue parole: “C’è un termine che non piace ad alcuni: ‘persona’. Talvolta c’è chi ne rimane indifferente e chi è infastidito da questo termine, preferendo altri concetti, contrapponendo il termine ‘società’. ‘Persona’ è un grande valore costituzionale. Per questo abbiamo deciso di mettere al centro delle Nuove Indicazioni Nazionali la persona”.

“Ringrazio la Cisl perché non ha scelto la strada demagogica della polemica, fornendo suggerimenti che sono stati integralmente accolti. Se la scuola costituzionale mette al centro la persona, le due finalità della scuola sono la libertà e il lavoro. Dobbiamo aiutare il giovane a conseguire quella indipendenza, quell’autentica libertà che lo renda capace di trovare da sé la soluzione ai suoi problemi. La scuola deve renderlo responsabile e autonomo, aiutandolo ad avere quei presupposti idonei per inserirsi in un percorso lavorativo”.

“Se la persona è al centro abbiamo voluto dare importanza alla personalizzazione della didattica con i docenti tutor e orientatori, con Agenda Sud e Nord, per avere uguali opportunità per tutti. Da qui il potenziamento dell’italiano per gli studenti stranieri, il Piano Estate, l’idea di una nuova maturità. Per avere ancora un senso dovrebbe consistere in una valutazione integrale del percorso di maturazione di una persona, che non può ridursi alla valutazione della conoscenza dei logaritmi”.

Maturità, si cambia?

Il ministro Valditara già qualche giorno fa aveva discusso in merito proprio alla denominazione ufficiale dell’esame di stato.

Ecco le parole del numero uno di Viale Trastevere: “Bisogna rendere più coerente l’esame di Stato con una scuola che sappia porre al centro un concetto dimenticato dai giovani che sempre più spesso vogliono rimanere adolescenti e dagli adulti che in molti casi sembrano voler tornare all’adolescenza: quello della maturità. Insomma l’esame di Stato ha un senso rispetto agli scrutini di ammissione se sa guardare alla formazione integrale ed armonica della persona, alla sua capacità di affrontare le sfide future della vita con responsabilità e autonomia, qualcosa in più rispetto alla
semplice verifica degli apprendimenti sulle discipline dell’ultimo anno”.

“Sto ragionando su come ripristinare il concetto di esame di maturità perché esame di Stato è molto freddo, non corrisponde ad una scuola che punti alla valorizzazione integrale della persona affiancando istruzione ed educazione. La valutazione seria di quanto si è appreso è fondamentale ma bisogna verificare anche quanto il percorso scolastico ha inciso sulla maturazione complessiva dello studente, che cosa gli ha trasmesso”.

Maturità 2025, i dati

Quest’anno saranno 524.415 gli studenti coinvolti nelle prove (511.349 candidati interni e 13.066 esterni), mentre le commissioni sono 13.900 per un totale di 27.698 classi.

La ripartizione dei candidati per tipologia di percorso di studio è la seguente:

Licei: 268.577

Istituti Tecnici: 169.682

Istituti Professionali: 86.156

Le commissioni d’Esame sono composte da un Presidente esterno, da tre membri esterni e tre interni all’istituzione scolastica. La pubblicazione delle commissioni rappresenta un’altra tappa di avvicinamento alle prove di giugno. Si parte mercoledì 18 giugno, alle 8.30, con il primo scritto, italiano, comune a tutti gli indirizzi. Si prosegue il 19 giugno con la seconda prova, che riguarda le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio. È previsto, poi, un colloquio che ha l’obiettivo di accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale di ciascun candidato.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha realizzato una pagina informativa sugli Esami di Stato (https://www.istruzione.it/esami-di-stato/) consultabile da studenti, famiglie, personale della scuola.

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Maturità 2025, cosa devono fare i commissari e i presidenti?

Gli Esami di Stato per l’a.s. 2024/2025 sono disciplinati dalla specifica Ordinanza ministeriale n. 67 del 31 marzo 2025. Essa dispone tutte le principali modalità organizzative e operative per il corretto e uniforme svolgimento degli Esami di Stato conclusivi del secondo ciclo di istruzione, dall’inizio della sessione d’esame alla sua conclusione.

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La presente Guida, nel voler tracciare i principali adempimenti e le procedure che i Presidenti e i Commissari per gli Esami di Stato 2025 dovranno mettere in atto, vuole essere un utile supporto per le Commissioni che si insedieranno il 16 giugno 2025.