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Metodo di studio efficace, la teoria del carico cognitivo

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Secondo la teoria del carico cognitivo, di John Sweller, poiché la memoria di lavoro ha una capacità limitata, i metodi di istruzione devono evitare di sovraccaricarla con attività aggiuntive che non contribuiscano direttamente all’apprendimento. Dunque è il metodo efficace quello che consente di ottenere i risultati apprenditivi migliori con il minimo sforzo possibile. L’apprendimento deve insomma allinearsi all’architettura cognitiva umana.

Insegniamo a studiare è un corso teorico-pratico che affronta uno dei temi centrali per il successo formativo degli alunni: sviluppare un metodo di studio efficace ed efficiente.

L’autore accompagna i corsisti in incontri densi di elaborazioni concettuali e indicazioni pratiche fondate sulle risultanti più accreditati degli ultimi vent’anni di ricerche nell’ambito delle neuroscienze cognitive e dell’educazione basata su evidenze.

I tre passaggi

Il percorso si articola nei tre passaggi – idealmente uno per ogni incontro – nei quali il docente di scuola primaria introduce lo studio disciplinare tra la terza e la quinta primaria, al termine della quale l’alunno dovrebbe arrivare attrezzato ad affrontare l’avventura – ma anche l’impegno – che richiede la scuola secondaria.

La competenza insita in un metodo di studio consapevole e produttivo è probabilmente una delle più significative “eredità” che le maestre e i maestri possono lasciare ai alunni al termine del primo ciclo di istruzione.

Il corso di formazione prende la mosse a partire dal primo avvicinamento alla pagina da studiare, mettendo al centro l’importanza e le tecniche dell’anticipazione per andare poi ad approfondire i quattro pilastri dell’apprendimento: l’attenzione, il coinvolgimento attivo, il riscontro dell’errore e il consolidamento, passando per la motivazione e la metacognizione.

Grande importanza viene data all’organizzazione del materiale, dei tempi e dello spazio di lavoro. L’approccio attivo degli alunni deve corrispondere ad una buona presentazione della materia di studio da parte dei docenti, nel rispetto dei dettati della Teoria del Carico Cognitivo.

Il passaggio successivo che viene affrontato è quello prettamente testuale: l’approccio alla lettura critica – della quale si affronteranno i metodi principali – per arrivare a utilizzare con consapevolezza ed efficienza la sottolineatura del testo di studio. Una nota particolare meriteranno i concetti di focalizzazione consapevole dell’attenzione e di tempi dell’attenzione, nel rispetto dei quali l’attività didattica va organizzata. Il percorso prosegue dall’individuazione delle parole-chiave all’utilizzo e produzione delle flash-cards per studiare e ripassare.

Nel terzo incontro, seguendo le più avanzate acquisizioni della psicologia cognitivista, porta i corsisti a riflettere sul modo in cui i bambini apprendono, ossia attraverso modelli mentali che hanno il compito di spiegare il “funzionamento del mondo”, l’autore condurrà allora un percorso di indagine degli strumenti grafico-testuali più efficaci per rappresentare e ristrutturare tali modelli: le mappe mentali e le mappe concettuali che verranno affrontate sia andando a cogliere le loro caratteristiche di base che il loro possibile utilizzo tanto come strumento di studio, quanto come strumento compensativo per gli alunni con difficoltà dell’apprendimento.

Chiudono il percorso una riflessione e alcune tecniche per favorire una esposizione chiara e ben strutturata della materia di studio anche, e perché no, utilizzando le mappe come guida. 

Il corso, a cura di Loto Montina, è in programma dal 3 dicembre