Home Generale Metodo mimico, giornata di studi per la sperimentazione in ambito educativo

Metodo mimico, giornata di studi per la sperimentazione in ambito educativo

CONDIVIDI

Vent’anni fa, il 14 novembre 1999, veniva a mancare Orazio Costa Giovangigli, uno dei maestri riconosciuti del teatro italiano. Oltre all’eredità artistica di Costa, che continua a vivere nelle generazioni di artisti (non soltanto attori) che sono stati suoi allievi e che ne riconoscono il ruolo nella propria formazione, esiste un’altra eredità che forse non è stata sufficientemente valorizzata: quella del valore pedagogico del suo lascito. Innamorato del mistero dell’espressione umana, Costa non ha risparmiato energie per abbeverarsi a tutte le fonti che potessero dargli indizi su un principio unificatore di ogni agire critico e creativo umano.

Da oltre dieci anni all’Università Roma Tre il MimesisLab – Laboratorio di Pedagogia dell’Espressione – porta avanti questa sua ricerca e per il 23 novembre ha organizzato una giornata di studi sulla sperimentazione in ambito educativo del metodo mimico elaborato da Costa per la formazione dell’attore. L’iniziativa si svolgerà presso il Dipartimento di Scienze della formazione dell’Università Roma Tre, Aula Volpi, via del Castro Pretorio, 20, dalle 9.30 alle 14.15. Non un esercizio di memoria a vent’anni dalla morte del maestro di teatro, quindi, bensì un riflettere sull’oggi, sul valore pedagogico che l’insegnamento di Costa, con il suo metodo mimico, continua ad avere. 

“Orazio Costa negli ultimi quaranta anni della sua vita ha scritto a mano decine di quaderni, appuntando pensieri e curando nel dettaglio spiegazioni sul Metodo che andava via via elaborando per la formazione dell’attore – spiega il professor Gilberto Scaramuzzo coordinatore del MimesisLab dell’ateneo -. Quale ultimo allievo di Copeau, come amava definirsi, Costa ha sempre ritenuto che formare un attore volesse dire formare un essere umano che ha piena coscienza della propria umanità”.

Al convegno del 23 novembre (si veda la locandina allegata) interverranno tra gli altri il direttore generale della Fondazione Teatro della Toscana, Marco Giorgetti; il direttore del Centro di avviamento all’espressione (CAE) e della Scuola per attori “Orazio Costa”, Pier Paolo Pacini; Ana Millán Gasca ordinario di Matematiche complementari, che ha sperimentato a livello internazionale l’utilizzo del principio mimico per l’insegnamento e l’apprendimento della matematica; Jenny England di Argyll and Bute Department of Education di Edimburgo, che a partire dallo stesso principio ha sviluppato progetti sulla didattica della musica che hanno coinvolto 82 scuole in Scozia; Elisa Muscillo che ha sperimentato l’efficacia del Metodo mimico nei reparti di psichiatria e nei disturbi del comportamento alimentare del Policlinico Umberto I. Sui dieci anni di sperimentazioni del MimesisLab sarà presentata una mostra fotografica a cura di Federica Arlotti e Gabriella Agostini e verrà illustrata una serie di schede didattiche open access a disposizione degli insegnanti e curate da Flavia Gallo, Valentina Tinelli, Sara Tedeschi e Francesca Macchiaverna.

Sul magistero di Orazio Costa sarà proposta una videointervista inedita a Roberto Herlitzka; inoltre sarà ricordato con Elisabetta Proietti il profondo legame umano e professionale, iniziato negli anni dell’Accademia, che legava il maestro di teatro ad Andrea Camilleri.

Sarà presente anche Alessandra Niccolini, già docente di Metodo mimico presso l’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico e presso la Scuola d’espressione e interpretazione scenica di Bari fondata dallo stesso Costa. Laura Bartoletti, presidente del Centro di pedagogia dell’espressione “L’arca nel bosco”, illustrerà i percorsi e le proposte che il Centro intende offrire, nel territorio della provincia di Roma e non solo, su ispirazione del Centro di avviamento all’espressione fondato da Costa a Firenze. Introduce e coordina i lavori Gilberto Scaramuzzo, professore associato di Pedagogia generale e sociale e coordinatore del MimesisLab – Laboratorio di pedagogia dell’espressione, Dipartimento di Scienze della formazione – Università Roma Tre.