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Nuovi percorsi museali a Vinci

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Nei giorni scorsi è stato inaugurata a Vinci un’altra sede del Museo Leonardiano. Si tratta della Palazzina Uzielli che affianca la sede storica del Castello dei Conti Guidi. Il museo della città di Vinci risulta così rinnovato ed ampliato, presentando nuovi allestimenti, con quattro novità fra le macchine vinciane.

Tre di queste sono: il battiloro, una macchina di grande complessità tecnica, che serviva a realizzare la foglia d’oro e d’argento per la produzione dei broccati e di altre lavorazioni preziose; il binatoio a casse-fil, macchina che unisce due fili di seta per produrne uno più forte e che Leonardo, aveva progettato con un dispositivo per il blocco automatico della binatura (unione dei due fili) qualora uno dei due si fosse interrotto; la filatrice multipla, macchina dai meccanismi assai complessi che dimostra, unitamente ad altre macchine, quanto Leonardo da Vinci avesse indagato e lavorato in maniera sistematica ad un progetto di meccanizzazione del processo della manifattura tessile.

Fra le macchine da cantiere, invece, un’altra novità, messa in funzione e presentata in anteprima il 29 di maggio scorso, è la gru a piattaforma anulare, in scala 1:2, perfettamente funzionante e in grado di compiere tutti i movimenti per i quali fu concepita. Progettata dal Brunelleschi per la costruzione della cupoletta della lanterna di S. Maria del Fiore a Firenze, la grande gru è documentata dai disegni di Leonardo (a cui si riferisce la macchina del museo vinciano), Bonaccorso Ghiberti e altri tecnici del tempo.

Anche per il futuro, il Museo ha in programma di sviluppare e aggiornare in maniera permanente la ricostruzione e presentazione di modelli ed esperimenti tratti dai manoscritti di Leonardo, riletti e reinterpretati sulla base delle ricerche storiche effettuate e di verifiche tecniche.

Intanto, è stata annunciata l’apertura per la fine di quest’anno della "sala di ottica", che illustrerà alcuni percorsi di sviluppo dell’ottica fisica tra Alhazen (lo scienziato arabo dell’XI secolo di cui alcuni manoscritti sono conservati in Iraq) e Leonardo.