Home Personale Organici fatti senza criterio per tutelare gli amici degli amici?

Organici fatti senza criterio per tutelare gli amici degli amici?

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Il caso potrebbe essere reale e potrebbe avere ripercussioni giudiziarie rilevanti. Si tratta della mancata tutela del posto di lavoro di un docente con 30 anni di servizio da parte di un ufficio scolastico provinciale. Il docente in questione è stato dichiarato soprannumerario nella sua scuola, perché nell’organico d’Istituto restano soltanto 7 ore residue della sua disciplina. Nulla di stano in apparenza, salvo vedere che tale titolarità poteva essere salvata abbinando a queste ore residue, altre 6 ore in un’altra scuola dello stesso comune e altre ore ancora in altra ulteriore scuola sempre dello stesso comune. L’unico problema sta nel fatto che essendo 7 le ore residuate di titolarità, non è stato possibile formare una cattedra di 18 ore, ma si sarebbero potute fare, o una cattedra di 17 più una a disposizione o eccedendo le 18 ore una di 19 ore su tre scuole dello stesso Comune.

In subordine a queste eventualità, che avrebbero visto nascere cattedre del tipo 7h + 6h +4h oppure 7h+6h+6h all’interno dello stesso Comune di titolarità, si sarebbe potuto agire formando una cattedra di 18h su tre scuole su due comuni diversi. Nulla di tutto questo è stato preso in considerazione dagli uffici competenti e dai funzionari preposti alla costituzione dell’organico di diritto e a quello dell’autonomia. Il docente in questione dopo 30 anni di ruolo è stato dichiarato perdente posto e molto probabilmente sarà destinato d’ufficio fuori comune.

Guarda caso invece lo stesso ufficio scolastico va a salvaguardare la cattedra di un altro potenziale soprannumerario della stessa disciplina, ma con un’anzianità di servizio di pochissimi anni di ruolo.

 

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Cosa fa l’ufficio scolastico in tale situazione?  Il docente in tal caso resta con solo 8 ore residue e rischierebbe il soprannumero. L’ATP va in suo soccorso costituendogli una bella cattedra di 8h+8h con 2 a disposizione. Le otto ore attribuite al fine di salvaguardare il soprannumero di questo giovane docente, vengono prese dal Comune di titolarità del docente più anziano, a cui non è stata salvaguardata la titolarità e che guarda caso è anche il comune di residenza del docente giovane e salvaguardato. Qualche maligno e malpensante ha anche sollevato qualche dubbio: “Vuoi vedere che questo pasticcio è stato fatto perché il tizio da salvaguardare è figlio di un dirigente scolastico?”. Il caso è stato sottoposto agli esperti de La Tecnica della Scuola che hanno dato un’occhiata agli organici ed effettivamente qualcosa che non torna sembrerebbe esserci.

Pare che la cattedra del docente con trenta anni di servizio e individuato soprannumerario potesse essere salvaguardata anche per quanto scritto nella nota MIUR n.11729 del 29 aprile 2016 , in cui è spiegato che “solo allo scopo di salvaguardare le titolarità dei docenti soprannumerari è possibile formare cattedre con orario superiore alle 18 ore, che, di norma, non devono superare le 20 ore settimanali”. Non possiamo pensare che gli organici siano stati fatti senza criterio per tutelare gli amici degli amici, ma certamente ci sentiamo di dire che si sarebbero potute salvaguardare le cattedre di entrambi i docenti, partendo dal più anziano e poi anche quella del più giovane.