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Valditara: “Una volta il ‘Signor Maestro’ era il perno della società. Senza docenti rispettati non si costruisce futuro”

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Oggi, 17 maggio, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara è intervenuto agli Stadi Generali dell’Orientamento presso lo Stadio Benito Stirpe di Frosinone. Come scrive Il Sole24Ore l’obiettivo dell’evento è festeggiare l’Anno Europeo delle Competenze e accompagnare i giovani verso una scelta consapevole sul loro futuro con un orientamento “di squadra” che coinvolge scuole, ITS, università, imprese, istituzioni territoriali e nazionali. Tra testimonianze, sport, musica, spettacolo, incontri di approfondimento e di laboratorio.

Hanno partecipato studenti di scuole di ogni ordine e grado – compresi i bambini delle scuole elementari finalisti del progetto “Eureka! Funziona!” – e c’è stata l’occasione per convocare la prima Nazionale Italiana degli ITS Academy. Ecco le parole del capo del dicastero di Viale Trastevere, rivolte agli studenti:

Nel corso dell’incontro, oltre ad una riflessione sul tema centrale, l’orientamento, c’è stato anche spazio per alcune domande.

Docenti non più rispettati

Domanda: “Io ho 23 anni e dalla scuola sono uscito ieri, quanto è importante avere degli insegnanti che veramente ti trasferiscano la loro passione? E quanto è doveroso, mi viene da dire, premiarli affinché ce ne siano di più? Come si fa?”.

Ecco la risposta di Valditara: “Innanzitutto io voglio ringraziare gli insegnanti italiani che stanno facendo un lavoro eccezionale; quindi, vi invito a fare un applauso a tutti gli insegnanti d’Italia. Io incontro tanti professori, incontro tanti maestri che sono persone splendide in condizioni difficili; hanno il senso della missione, vogliono bene ai loro ragazzi, perché, con grande passione, dedicano il tempo della loro vita a formare il futuro di tanti giovani. E allora, questa stupenda professione deve essere incoraggiata. Vedete, un altro tema che è emerso al G7 giapponese, di Tokyo, di Toyama, è la fuga dalla docenza, la fuga dalla scuola da parte degli insegnanti. Noi dobbiamo ridare autorevolezza ai docenti, dobbiamo rimetterli al centro della società, una volta “il Signor maestro”, “il Signor professore” era il perno della società. Oggi questa professione è stata svilita. Dobbiamo trovare le risorse, dobbiamo impegnarci a trovare le risorse per valorizzarli professionalmente, come abbiamo fatto con il contratto che abbiamo chiuso a novembre. Ma dobbiamo anche, e soprattutto, socialmente mettere al centro la figura del docente come figura cardine della nostra società. Perché è sulla scuola che si costruisce il vostro futuro, ragazzi, e senza insegnanti motivati, senza insegnanti valorizzati, senza insegnanti rispettati, non si costruisce il vostro futuro”.

“Valorizzare la passione e l’impegno”

Domanda: “Come si premiano i più bravi?”.

La risposta del ministro: “Innanzitutto voglio dire che una testimonianza concreta di attenzione agli insegnanti l’abbiamo data. Per esempio, mettendo a disposizione l’Avvocatura dello Stato laddove un insegnante sia minacciato o sia addirittura aggredito. Perché anche questo è un tema che sta emergendo prepotentemente. E noi vogliamo invece che gli insegnanti nelle classi siano rispettati, nelle scuole siano rispettati. Poi dobbiamo anche trovare degli incentivi che devono venire incontro a quelle difficoltà che gli insegnanti incontrano. E poi ovviamente dobbiamo anche trovare le risorse, come noi abbiamo trovato le risorse per quei carichi aggiuntivi e per una formazione aggiuntiva. Per esempio, il docente tutor, il docente orientatore ma anche gli insegnanti specialistici che insegneranno a voi ragazzi a recuperare o ad accelerare sulla matematica, sull’inglese o sull’italiano, saranno pagati per le ore extracurriculari, saranno pagati di più. Ecco, saper valorizzare l’impegno, saper valorizzare la passione, saper valorizzare la formazione, questo è uno dei compiti che noi e che io mi voglio proporre per un’azione di governo efficace”.