La morte di Papa Francesco, avvenuta nella giornata di lunedì 21 aprile 2025, ha colpito anche il mondo della scuola. Tanti i messaggi di cordoglio arrivati da quello che è sempre stato un settore caro al pontefice. Bergoglio guardava molto ad aspetti come l’educazione, l’inclusione, la fratellanza e l’unione tra diversità, con un occhio particolare ai docenti, difesi anche dai comportamenti sbagliati da parte dei genitori.
Il docente di diritto e religione dell’Università di Pisa Luigi Mariano Guzzo, già collaboratore della Tecnica della Scuola, ha tracciato un bilancio del suo pontificato, sottolineandone gli aspetti principali.
Papa Francesco e la scuola
Durante il suo pontificato, Papa Francesco ha rivolto particolare attenzione al mondo dell’educazione, riconoscendone il ruolo cruciale nella formazione delle future generazioni. Ha spesso sottolineato l‘importanza di un’educazione che vada oltre la semplice trasmissione di conoscenze, promuovendo invece lo sviluppo integrale della persona. In un discorso rivolto agli educatori, ha affermato: “La globalizzazione attuale comporta un rischio per l’istruzione, cioè l’appiattimento su determinati programmi spesso asserviti a interessi politici ed economici”.
Papa Francesco ha anche evidenziato le sfide educative globali, definendo la situazione attuale come una “catastrofe educativa”. Ha denunciato il fatto che circa 250 milioni di bambini nel mondo non hanno accesso all’istruzione, a causa di guerre, migrazioni e povertà. Questa consapevolezza lo ha spinto a promuovere iniziative volte a garantire un’educazione inclusiva e di qualità per tutti, indipendentemente dalla loro condizione sociale o geografica.
Nel contesto scolastico, il Papa ha affrontato temi delicati come il bullismo, affermando che esso “prepara alla guerra, non alla pace”. Ha esortato educatori e studenti a coltivare ambienti di apprendimento basati sul rispetto reciproco e sulla solidarietà, riconoscendo che la scuola è un luogo fondamentale per la costruzione di una società più giusta e pacifica.
La sua eredità è immensa e continuerà a ispirare docenti, studenti e tutti coloro che credono nel potere trasformativo dell’istruzione. Papa Francesco ha sicuramente incarnato i valori di umiltà, servizio e dedizione, lasciando un’impronta indelebile nel cuore di milioni di persone in tutto il mondo.
Papa Francesco ha parlato persino del problema dei genitori che si lamentano dei docenti: “Una volta io ho detto una parolaccia – avevo 9 anni – alla maestra. Chiama mamma. Parlarono e poi mi chiamarono. La mamma mi disse: ‘Chiedi scusa alla maestra’. Io chiesi scusa. E sono tornato in aula felice che era andata così facile, ma non era vero. Il secondo atto dell’opera è quando sono arrivato a casa”.
“C’era un’unità, no? Oggi tante volte è a rovescio, no? I genitori vanno a lamentarsi perché la maestra ha fatto questo al bambino, è terribile quello. Ma tornare a quei ricordi ci fa bene”