Home Archivio storico 1998-2013 Corsi di laurea Partita la corsa all’accesso ai corsi universitari a numero chiuso

Partita la corsa all’accesso ai corsi universitari a numero chiuso

CONDIVIDI
Gli esami di maturità sono ancora nel vivo, ma la corsa per l’accesso agli atenei universitari a numero chiuso è già iniziata: a rompere gli indugi, nel giorno della terza prova scritta degli Esami di Stato, il 27 giugno, sono stati i responsabili dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, dando comunicazione delle date e dell’iter riguardante le prove di selezione del nuovo percorso per l’ammissione ai corsi di laurea a ciclo unico in medicina e chirurgia e odontoiatria attivati presso la sede di Roma.
La novità principale è che quest’anno, per facilitare gli spostamenti degli studenti che da tutta Italia parteciperanno agli esami di ammissione, i test scritti si svolgeranno in tre sedi: Roma, Milano e Bari. I primi 600 candidati della graduatoria, determinata in base al punteggio acquisito nella prove scritte e nella valutazione del voto di maturità, per i 282 posti a concorso per Medicina, e i primi 75 per i 25 posti a concorso per odontoiatria saranno ammessi a sostenere la prova orale, che si svolgerà esclusivamente presso la sede di Roma dell’Università Cattolica a partire da mercoledì 7 settembre 2011.
Per accedere ai corsi per diventare medico, torna ad essere obbligatoria la prova orale: “Una facoltà importante come Medicina – ha detto il preside di Medicina e chirurgia della Cattolica, Rocco Bellantone – deve continuamente interrogarsi sui criteri di selezione, che devono rispondere all’unico obiettivo di scegliere gli studenti più meritevoli e idonei a compiere questo impegnativo percorso di studi che esige una particolare ‘vocazione'”.
La votazione finale, utile ad accedere alle Facoltà, sarà quindi determinata dall’esito degli esami scritti attraverso il test psicoattitudinale, scientifico e inglese, oltre che dalla valutazione del voto finale di maturità e dalla prova orale di cultura generale e bioetica.
Nelle prossime settimane staremo a vedere se anche le altre Università, in particolare quelle pubbliche, decideranno di sfoltire l’alto numero di aspiranti introducendo una verifica orale da tenere davanti alla commissione incaricata della selezione.