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Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale. Quale futuro per la scuola?

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A Palazzo Chigi, il Presidente del Consiglio Draghi, il Ministro per la Pubblica Amministrazione Brunetta e i rappresentanti delle OO.SS. hanno firmato il “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale”.

Nelle intenzioni dei firmatari, c’è l’esplicita volontà di potenziare il lavoro di donne e uomini della Pubblica Amministrazione attraverso la modernizzazione e semplificazione dei processi organizzativi e gestionali e un massiccio investimento di risorse, ritenuto da tutti condizione essenziale per qualsiasi percorso di innovazione e riforma.

Emerge con chiarezza nel Patto che il rilancio della Pubblica Amministrazione si costruisce investendo sulle risorse umane attraverso il “giusto riconoscimento di chi con merito lavora quotidianamente al servizio dello Stato e nelle sue articolazioni”.

“Se guardiamo alla scuola, Ancodis – dichiara il Presidente Rosolino Cicero – apprende con favore l’intento di voler sviluppare nuovi strumenti volti alla ricognizione delle professionalità e delle abilità del personale già in servizio per il quale finalmente il Governo e le OO.SS. si impegnano a individuare modalità di riconoscimento delle competenze e delle esperienze acquisite.”

“Si pone finalmente l’attenzione – continua Cicero – allo strumento della contrattazione integrativa che dovrà puntare sulla valutazione della produttività e la valorizzazione economica e professionale del personale scolastico, che dovrà includere tutte le professionalità, riconoscerne le funzioni aggiuntive svolte dai docenti oggi senza un riconoscimento ufficiale, valorizzarne le competenze finora acquisite ma ignorate dalle precedenti contrattazioni.”

“I collaboratori dei DS e le figure di sistema – sottolinea il Presidente dell’Ancodis – apprezzano la consapevolezza della opportunità della valorizzazione delle professionalità non dirigenziali dotate di competenze e conoscenze specialistiche, nonché in grado di assumere specifiche responsabilità organizzative e professionali. E’ fuori di ogni dubbio che la costruzione di una nuova e moderna scuola non potrà che fondarsi sulla valorizzazione del personale, attraverso nuovi percorsi di carriera e di aggiornamento professionale.”

Ancodis auspica che il Governo possa emanare tempestivamente atti di indirizzo di propria competenza per dare l’avvio alla stagione contrattuale con la sottoscrizione di un moderno CCNL coerente al Patto sottoscritto, incrementando le risorse nella legge di bilancio per il 2022, adeguando la disciplina contrattuale ai fabbisogni delle attuali e delle nuove professionalità, prevedendo moderni sistemi di riconoscimento delle competenze acquisite negli anni, anche tramite opportune modifiche legislative.

E’ arrivato il tempo di guardare senza pregiudizi ideologici o arcaici tabù al futuro della scuola italiana e, dunque, dell’Italia.

Per ANCoDiS

Rosolino Cicero

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