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Problema da un libro di testo di fisica: “Il sasso lanciato dal cavalcavia colpirà l’auto che passa?”

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Tutte le discipline scolastiche devono concorrere a formare gli studenti ad essere cittadini attivi.

Quella meravigliosa materia trasversale che si chiama Cittadinanza e Costituzione, accomuna tutte le materie scolastiche con l’obiettivo di educare i nostri ragazzi ad essere cittadini consapevoli e liberi.
Anche materie come matematica e fisica hanno, attraverso il rigore dei processi logici e razionali, l’obiettivo di formare una forte  personalità dello studente. In molti liberi di fisica e di matematica, alla fine di un capitolo ci sono focus di approfondimento sulla cittadinanza attiva.
In buona sostanza in questi approfondimenti c’è la matematica e la fisica del “cittadino”.
Eppure leggiamo con stupore dal profilo facebook di un genitore di uno studente di seconda liceo scientifico che in un libro di testo di fisica c’è un problema che è l’esatto opposto della cittadinanza attiva.
Di cosa si tratta? In particolare di un problema di fisica che ha un titolo devastante: “Sasso dal cavalcavia”.
In tale problema si descrive il lancio di un sasso da un cavalcavia di un’autostrada nella direzione perpendicolare alla direzione di percorrenza di un’auto. Il problema che dà per dati l’altezza del cavalcavia rispetto all’autostrada, la velocità con cui è stato lanciato il sasso, la distanza dell’auto dalla traiettoria verticale del sasso e la velocità dell’auto, vuole sapere se la macchina verrà colpita. I genitore dello studente liceale così commenta su facebook: “Adesso ditemi voi se è possibile che sul libro di fisica di secondo liceo di mio figlio ci sia un esercizio nel quale, per far pratica sul moto uniformemente accelerato, si faccia uso di uno scenario come questo…un idiota che si diverte a lanciare i sassi da un cavalcavia dovendo verificare se il suo sasso colpirà o meno un’auto che transita al di sotto…Io dico che davvero non ci sia più limite a nulla…e poi il testo del problema “Sasso dal cavalcavia!”, pure col punto esclamativo…ma cos’è, un tentativo deliberato per accattivarsi la simpatia dello studente facendo ruotare l’esercizio attorno ad un tema capace di suscitarne ilarità ed attenzione? Complimenti! Vorrà dire che non dovremo stupirci di vedere, che so, un problema di balistica nel quale si chieda se la traiettoria del proiettile sarà capace di trapanare il cranio del prigioniero durante una esecuzione, oppure un problema di elettrotecnica nel quale si chieda con quale tensione si riuscirà a far fermare il cuore ad un condannato a morte attraverso la sedia elettrica…. Ma roba da matti. Noi genitori viviamo l’immane difficoltà dell’età contemporanea di dover svolgere il nostro difficile ruolo nonostante la deriva di una società imbarbarita, nonostante la relativizzazione di principi come l’etica, la morale, la solidarietà, la giustizia, nonostante la venuta meno del riferimento e dell’esempio di qualsiasi istituzione…ci è rimasta soltanto la scuola con cui stringere un patto solidale per la crescita dei nostri figli…che almeno questa non venga meno al suo ruolo, per favore…”
Il genitore, attento e vigile, solleva un problema reale che è fortemente condivisibile. Speriamo che le scuole che hanno in adozione questo libro controllino bene tutte le pagine del libro e segnalino alla casa editrice la scarsa attenzione avuta nella proposta dei problemi.