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Prove rinviate concorso, Codacons: il Miur rimborsi le spese sostenute dai candidati

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Se sul rinvio dei primi due giorni di prove scritte del concorso a cattedra l’Anief si era limitata ad un appello pubblico per rinviare tutte le prove scritte, il Codacons è passato alle vie di fatto. Il 13 febbraio l’associazione di consumatori ha presentato una formale richiesta al ministero dell`Istruzione perchè disponga risarcimenti pecuniari in favore di quei candidati che hanno speso soldi per partecipare alle prove scritte dell`11 e 12 febbraio, rimandate per via delle condizioni meteorologiche avverse.
Contemporaneamente, sul blog www.carlorienzi.it viene data la possibilità a questi candidati, che svolgeranno le prove rispettivamente nei giorni 28 febbraio e 1° marzo, il Codocons offre la possibilità di fornire la preadesione all`iniziativa legale annunciata dal Codacons, e avviare l`iter per veder tutelati i propri diritti.
"Siamo subissati dalle richieste di rimborso da parte dei candidati al concorso – ha spiegato il presidente Codacons, Carlo Rienzi – : si tratta di cittadini che hanno sostenuto delle spese per affrontare la prova rinviata, dai viaggi all`alloggio, e che si troveranno a spendere altri soldi per partecipare al concorso nelle nuove date individuate dal Miur. Tra l`altro il maltempo non ha prodotto gli effetti temuti, circostanza che fa apparire più che mai fondate le richieste risarcitorie dei candidati".
Per il Codacons è necessario che il Miur apra un “tavolo”, volto ad esaminare i singoli casi e valutare termini e modalità degli indennizzi in favore dei partecipanti al concorso danneggiati dal rinvio delle prove scritte.
“In caso di rifiuto – spiega l`associazione – sarà inevitabile un ricorso collettivo al Tar del Lazio da parte dei candidati per chiedere al Ministero un equo risarcimento”.