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Può una tv riprendere il “bullo” in azione e trasmetterlo in prima serata?

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L’utilizzo delle telecamere nelle scuole è proibito. Non solo in Italia. Solo che ogni tanto qualcuno non rispetta questa norma. E arrivano le denunce. Stavolta è accaduto a Rotterdam, in Olanda. Dove il canale televisivo RTL ha posizionato una telecamera su un allievo per filmarlo mentre conduceva atti di bullismo nell’istituto ‘Einstein’. Quando però la direzione della scuola ha scoperto il fatto, ha deciso di portare il canale e la trasmissione in Tribunale per impedire la messa in onda delle immagini.
La puntata ‘incriminata’ sarà trasmessa, salvo decisione dei giudici, sulla rete privata RTL 5 il 28 aprile. RTL 5 ha detto di aver filmato in quattro scuole, e solo quella di Rotterdam si è rifiutata di cooperare e ha accusato il canale di violare i diritti dei ragazzi, che hanno tra 11 e 13 anni, solo per fare sensazionalismo.

La tv, infatti, si difende sostenendo di fare molta attenzione nel trattare le immagini, facendo in modo che nessun ragazzo sia riconoscibile. E sottolinea il valore della sua trasmissione, ricordando un sondaggio secondo cui circa il 12% dei 90.000 ragazzi olandesi nel 2012 ha dichiarato di essere stato vittima di bullismo.
La trasmissione, chiamata ‘Progetto P: Stop al bullismo’, ha proprio lo scopo di catturare e mostrare al pubblico le immagini di violenze fisiche e psicologiche che alcuni ragazzi sono costretti a subire a scuola dai loro compagni che a volte si trasformano in veri aguzzini.

Solo che i diretti interessati debbono essere informati: le dinamiche scolastiche non possono diventare merce televisiva da prima serata. In Italia come in Olanda…