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Quale dimensione favorisce la didattica outdoor? I vantaggi e come fare scuola in natura ripensando gli spazi educativi

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La didattica outdoor favorisce principalmente la dimensione esperienziale, cioè l’apprendimento attraverso l’esperienza diretta, concreta e situata. In questo tipo di approccio si attivano anche altre dimensioni fondamentali: corporea e sensoriale, relazionale, emotiva e cognitiva. VAI AL CORSO

Sempre più spesso ci interroghiamo su come rendere la scuola un luogo realmente significativo per i bambini e i ragazzi. In un contesto scolastico dove si moltiplicano richieste, programmi e tecnologie, emerge con forza un bisogno condiviso: offrire agli alunni esperienze autentiche, capaci di mettere in gioco mente, corpo e relazioni. Una risposta possibile arriva da un’idea tanto antica quanto rivoluzionaria: tornare a fare scuola in natura.

Il bisogno di esperienze reali e multisensoriali

L’ambiente naturale rappresenta un contesto di apprendimento dinamico e reale, capace di attivare tutti i sensi e stimolare curiosità, concentrazione e partecipazione. Le ricerche scientifiche confermano i benefici cognitivi, emotivi e fisici dello stare all’aperto, soprattutto nei primi anni di vita. In questo scenario, emerge l’esigenza per insegnanti ed educatori di trovare nuovi modi per portare l’esperienza educativa fuori dalle aule, restituendo centralità al corpo, al movimento e alla percezione.

Ripensare gli spazi educativi: dai cortili alle opportunità didattiche

Troppo spesso i giardini scolastici e i cortili vengono considerati luoghi accessori, destinati allo sfogo o alle pause. Ma quegli stessi spazi, se osservati con occhi diversi, possono diventare veri e propri “campi di esperienza” dove sperimentare apprendimenti trasversali. C’è bisogno di una nuova progettualità che sappia trasformare lo spazio esterno in un ambiente educativo quotidiano, strutturato e intenzionale, in continuità con le attività svolte all’interno.

Il ruolo dell’adulto tra ascolto e accompagnamento

Educare in natura significa anche ripensare il proprio ruolo di insegnante: non più solo trasmettitore di saperi, ma esploratore, osservatore e guida. Servono strumenti pratici, competenze relazionali e una sensibilità nuova per cogliere le domande dei bambini, sostenere il loro agire autonomo e costruire con loro percorsi significativi. In questo senso, è fondamentale che i docenti si sentano accompagnati in un percorso di formazione che favorisca il cambiamento culturale e professionale richiesto da una scuola più aperta, dialogica e vicina alla vita.

Il corso

Su questi argomenti il corso Fare scuola in natura. Teoria e pratica dell’outdoor education, a cura di Claudia Ottella, in programma dal 15 maggio.

I corsi della Tecnica della Scuola

Corsi di formazione docenti, ecco il catalogo dei corsi della Tecnica della Scuola, ente di formazione accreditato dal ministero dell’Istruzione e del Merito:

WEBINAR

E-LEARNING

CORSI PER LE SCUOLE

CORSI DI PREPARAZIONE AI CONCORSI

CORSI DI ALTA FORMAZIONE

I corsi del momento

CERTIFICAZIONE DI ALFABETIZZAZIONE DIGITALE

Filiera 4+2. Indicazioni pratiche – GRATUITO

Il cinema in classe. La classe al cinema. Incontro con Valentina Valente- GRATUITO

Verso il Tfa Sostegno. Full e Verso il Tfa Sostegno. Advanced

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