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Quarantena scuola, cosa cambia se il positivo è il docente e non l’alunno – TABELLE

Le nuove regole sulla quarantena differenziano anche la procedura sulla base del fatto che sia un insegnante o altro membro del personale scolastico ad essere positivo rispetto ad un alunno. Ecco le tabelle che chiariscono questo aspetto.

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Le procedure differenziate riguardano soprattutto la scuola dell’infanzia, dove i bambini non possono essere vaccinati.

Scuola infanzia

Nella scuola 0-6 anni, in presenza di un caso positivo tra i bambini, laddove per gli alunni la quarantena indicata è di 10 giorni, nel caso dei docenti si indica una quarantena differenziata, di 7 giorni per i vaccinati e di 10 per i non vaccinati. La valutazione del singolo caso è comunque in carico al DdP (tempo di permanenza nella sezione/gruppo/stanza, contatto diretto con il caso positivo, etc.).

Sempre nella scuola 0-6, se il positivo è l’insegnante, si agisce come segue:

Se i docenti sono vaccinati/negativizzati negli ultimi 6 mesi, si prevede sorveglianza con testing e rientro a scuola dopo risultato del test negativo.


Gli altri educatori/insegnanti vaccinati/negativizzati negli ultimi 6 mesi se hanno rispettato le misure di prevenzione incluso l’uso delle protezioni respiratorie, in presenza di un singolo caso nella sezione, non sono
soggetti a quarantena salvo diversa valutazione del DdP. In presenza di uno o più casi positivi tra il personale scolastico oltre al caso indice, si dispone la quarantena per tutti gli educatori/insegnanti che hanno svolto attività in compresenza al caso indice.

Gli alunni sono sottoposti a quarantena di 10 giorni. Ad ogni modo la valutazione del singolo caso è comunque in carico al DdP (tempo di permanenza nella classe, contatto diretto con il caso positivo, etc.).

Redazione

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