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Questa riforma è un delirio!

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Questa riforma è un delirio!!! In questi giorni, nel silenzio e nell’indifferenza pressochè totale dei media e dell’opinione pubblica si sta compiendo il massacro della nostra scuola e un’intera categoria di persone, i docenti precari, vengono sottoposti a continue ingiustizie e vessazioni, senza che nessuno spenda una parola non dico di difesa, ma almeno di solidarietà nei loro confronti.
Anzi ho letto in varie testate interventi che dimostrano quanto il senso critico degli Italiani sia ancora debole e facilmente asservibile, quanto ancora pesino i pregiudizi e i luoghi comuni sull’intelligenza collettiva ottenebrandone la capacità di riflessione e giudizio autonomo….in poche parole l’opinione pubblica dimostra di non aver capito nulla e continua a spararci contro considerandoci una casta di fannulloni e “comodoni” intenti solo a difendere i propri privilegi.
La categoria dei precari, quella teoricamente che la riforma nei suoi vuoti proclami avrebbe dovuto favorire e “”stabilizzare”, sta invece subendo a mio parere uno dei trattamenti più iniqui, mortificanti, aberranti che la storia del lavoro umano ricordi….A queste persone, dopo decenni di sbattimenti, pellegrinaggi fra le scuole, promesse vane è stata tolta ogni certezza e ogni speranza, altro che stabilizzazione! Il posto fisso è diventato il fulcro di una disgustosa manovra ricattatoria per cui “o accetti il ruolo che ti offro anche a migliaia di chilometri da casa, o sei fuori!”…..peccato che nella vana attesa del tanto sospirato e promesso ruolo questi giovani di belle speranze siano cresciuti, alcuni anche invecchiati, abbiano messo su famiglia e radici, abbiano raggiunto quell’età media non più tanto consona ai colpi di testa tipici dei giovani alle prime esperienze, pronti, zaino in spalla, a conquistare il mondo.
Colui che, sui giornali, punta saccentemente il dito accusatore contro chi ha rifiutato il ruolo perché troppo lontano da casa, sarebbe disposto a mollare entro 10 giorni casa, figli, genitori anziani e quant’altro non per l’occasione della vita, non per la svolta milionaria di carriera bensì per il classico salto nel buio dell’emigrante, per una realtà ignota dove il suo misero stipendio verrà bruciato in vitto, alloggio e viaggi senza sapere nemmeno con precisione cosa andrà a fare, quali saranno le sue mansioni, se e quando potrà tornare a casa?
Ebbene caro sapientone dal giudizio facile e sommario sappi che io, laureata e abilitata con regolare concorso, entrata in ruolo dopo ben 15 anni di supplenze qua e là, senza certezze né economiche né progettuali, se un fantomatico Renzi allora mi avesse offerto il ruolo in Burundi, io (udite, udite!) avrei rifiutato, avrei restituito il dono al mittente con tante grazie e un biglietto con su scritto:” la ringrazio tanto per il gentile pensiero, ma se avessi voluto trasferirmi in Burundi lo avrei già fatto da tempo e di mia volontà.
Credo di aver già dato abbondantemente alla patria la mia quota di sacrifici, ora ho una famiglia che ha bisogno di me….lei per 15 anni mi ha illusa promettendomi un posto nella mia provincia, lei mi ha imposto di iscrivermi in una graduatoria provinciale all’interno della quale sono invecchiata, lei ora si sta rimangiando tutte le sue promesse e io non le credo più…..lei è solo un misero truffatore che sta giocando con la mia vita per portare vantaggi alla sua!” Scandalizzato opinionista da quattro soldi? Non si vive di solo pane….esiste anche la dignità di un professionista che per anni è stato ingannato e spremuto all’osso mettendogli davanti un miraggio che ora si dissolve come neve al sole perché l’arrampicatore di turno ha deciso di appuntarsi al petto la medaglia di colui che ha risolto il problema storico del precariato.
Se davvero avesse voluto il bene della scuola come va declamando, avrebbe potuto ottenere lo stesso risultato dimezzando il numero di alunni per classe e creando così il doppio dei posti di lavoro e della qualità didattica, invece lo ha fatto calpestando senza scrupoli la vita, le speranze e la dignità di centinaia di migliaia di persone, costrette a mendicare un posto che dovrebbe già essere loro di diritto in quanto guadagnato abbondantemente con studi, concorsi, titoli, esperienza sul campo e fiumi di soldi, costringendoli inoltre a passare un’estate da incubo attaccati ad un computer con dentro il loro destino, dove, dopo la mezzanotte ( sadismo estremo) avrebbero letto la sede da lui prescelta per la loro deportazione! Inutile aggiungere che non ci vuole un veggente per prevedere il caos che questo scriteriato sistema causerà….emigrazione di massa dal Sud al Nord, valanghe di ricorsi e contenziosi, docenti insoddisfatti con la valigia sempre pronta per scappare a casa, assenteismo e mobilità esasperati con buona pace della continuità e qualità didattica di cui, ormai è lampante, nella smania di potere e visibilità, non frega più niente a nessuno! Evviva la “Buona Scuola”!!!