Home Politica scolastica Regionalizzazione scuola: le iniziative del Comitato nazionale contro l’autonomia differenziata

Regionalizzazione scuola: le iniziative del Comitato nazionale contro l’autonomia differenziata

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In attesa della assemblea in programma per il prossimo 29 settembre a Roma il Comitato nazionale provvisorio per il ritiro di qualunque Autonomia differenziata prosegue nella propria campagna informativa sugli sviluppi del progetto di “regionalizzazione” avviato nei mesi scorsi dal Governo Lega-M5S che, se portato a termine, avrebbe conseguenze importanti sul sistema scolastico.
“La crisi di governo, subentrata la scorsa settimana – si legge in un recentissimo comunicato del Comitato – ha certamente prodotto un effetto immediato: un rallentamento sicuro di quella clamorosa aggressione all’unità statale, al principio di uguaglianza e ai diritti dei lavoratori che è l’autonomia differenziata. Ma creerebbe, se le condizioni politiche non dovessero mutare, il rafforzamento di quelle pulsioni trasversali, ma precipuamente leghiste, che hanno portato agli ultimi, drammatici atti sul tema del regionalismo differenziato”.

“Le parole del ministro dell’interno – sottolinea il Comitato – sono di intonazione totalitaria e gravemente eversive della democrazia costituzionale”. 

Già il 7 luglio scorso il Comitato aveva organizzato una assemblea nazionale alla quale avevano preso parte non solo i promotori del Comitato stesso (Appello per la scuola pubblica, Assur, Autoconvocati della scuola, Comitato 22 marzo per la difesa della scuola pubblica, LipScuola, Manifesto dei 500 e No Invalsi) ma anche diversi rappresentanti delle 110 associazioni, gruppi e movimenti che hanno aderito (tra gli altri Cidi, Cub e Cobas).
In quella sede, anche su richiesta di molti comitati locali nati in questi mesi, era stato anche predisposto uno schema di mozione da presentare ai consigli comunali centrato su due punti in particolare: il ritiro di ogni forma di autonomia differenziata e indisponibilità per qualsiasi accordo su “ipotetici Lep”, accordo che secondo il Comitato sarebbe evidentemente solo il primo passo verso l’accettazione del progetto autonomistico.
Conclude il Comitato: “La campagna elettorale che verrà, se verrà,  non deve distoglierci dall’impegnoche ci siamo assunti, che è esso stesso una campagna contro le forze eversive, razziste, autonomiste di questo Paese”.