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Renzi ai docenti: tornate a scuola come netturbini e cassieri che lavorano da febbraio. Azzolina? Presto i conti

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“I professori devono fare test e tamponi e anche il vaccino”: lo ha detto il 30 agosto il leader di Italia Viva Matteo Renzi esprimendo “stima per la categoria dei docenti: se farmacisti, netturbini e cassieri lavorano da febbraio, non vedo perché i docenti debbano continuare a stare a casa”, ha sentenziato Renzi.

“La scuola – ha detto l’ex premier alla Stampa – è la madre di tutte le battaglie in questa fase, insieme al lavoro. Penso che oggi sia fondamentale dare tutti una mano perché riparta”.

Azzolina: presto i conti

Quanto al giudizio sulla ministra Azzolina, “i conti di solito si fanno alla fine. Qui si faranno all’inizio, dopo la riapertura”.

Dopo aver parlato del referendum per il taglio dei parlamentari (“se sei una persona seria fai questa riforma superando il bicameralismo e semplificando il procedimento legislativo, se lo fai solo con un taglio lineare stai facendo uno spot populista”), aver detto che alle regionali “Italia Viva andrà molto bene”.

Rimpasto del governo? Non mi interessa

Per l’ex segretario del Pd gli scricchiolii del governo non sono evidentemente illazioni. E la possibilità di un rimpasto esiste. Ma non viene considerata come soluzione ideale.

“Italia Viva – ha detto Renzi – è il partito più sottorappresentato, noi abbiamo tre esponenti nel governo e il Pd 27, nove volte di più e al Senato hanno solo il doppio dei senatori. Avrei tutto da guadagnare a chiederlo, ma non mi interessa”, assicura.

Poi difende Giuseppe Conte: “voglio tirare su il paese, non buttare giù il premier. Se voglia fare il capo dei Cinque stelle o un nuovo partito non mi interessa: io lo incoraggio ad andare avanti a cominciare dalla richiesta del Mes”, ha concluso il leader di Italia Viva.

Pochi giorni fa difese la ministra

Pochi giorni fa, sempre il senatore Matteo Renzi aveva preso le parti della ministra Lucia Azzolina, sostenendo la riapertura il 14 settembre.

“L’ho detto a marzo e mi hanno preso per matto, ricordate? Ma la didattica a distanza – aveva dichiarato – non basta, non basta, non basta. Bisogna che i ragazzi tornino a scuola, con i test sierologici (lo sosteneva anche ad aprile, ndr), con tutte le verifiche ma a scuola! Penso che sia il momento di stoppare le polemiche e dare tutti una mano al Governo perché l’obiettivo sia raggiunto”.

Subito dopo l’inizio della scuola, però, ora annuncia che sarà già il tempo della resa dei conti…