Home Archivio storico 1998-2013 Riforme Rete Studenti: le parole di Profumo uno specchietto per le allodole

Rete Studenti: le parole di Profumo uno specchietto per le allodole

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“Tutti noi siamo consapevoli della forte arretratezza da un punto di vista tecnologico delle nostre scuole, e tutti gli studenti d’Italia vorrebbero certamente vedere dei passi in avanti per quanto riguarda l’innovazione e la qualità del nostro sistema scolastico, ma non possiamo certo credere che basti fornire di un computer ogni aula per colmare la distanza che ci separa dall’Europa”.
”Ministro Profumo dove installeremo questi computer? In quelle classi pollaio da oltre trenta studenti l’una dove un computer non sapremmo neanche dove appoggiarlo? Cosa se ne faranno di un computer quelle scuole che nel 2012 ancora non hanno una connessione internet? E’ sicuro di voler investire 50 milioni di euro in computer quando le nostre scuole continuano a crollare, come successo stamani a Cordenons, in provincia di Pordenone? Sarebbe spiacevole vedere un computer nuovo di zecca frantumato dai calcinacci di una di quelle scuole non a norma, il 55% in Italia in questo momento”.
”Nella condizione in cui si trova l’istruzione in Italia non è con un annuncio spettacolare come questo che si risolvono i problemi. Se quel che si vuole fare è mettere al centro la scuola per innovarla, per portarla finalmente in Europa, quel che ė necessario fare ė innovare prima di tutto le condizioni strutturali degli edifici scolastici, passando poi all’innovazione dei modelli didattici, abbandonando i sistemi di lezione frontali in favore di un modello classe circolare, come sta avvenendo in gran parte dell’Europa, sicuramente accompagnando questa evoluzione con l’introduzione di strumenti tecnologici, ma anche e primo di tutto aggiornando i programmi scolastici, attuando un percorso di formazione continua degli insegnanti, cambiando i sistemi di valutazione degli studenti, passando da un modello scolastico nozionistico ad uno che valorizzi e ampli le capacita’ e le competenze di ogni studente”.