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Riapertura scuole. Floridia: per ogni ordine e grado, il più presto possibile. Siamo in debito con le nuove generazioni

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Mancano prove evidenti che, in conseguenza alla chiusura delle scuole, ci siano vantaggi sul contenimento del virus. Le scuole continuano ad essere i luoghi in cui il contagio avviene meno che in altri ambienti.” Così la sottosegretaria all’istruzione Barbara Floridia, senatrice M5S, che torna a citare il discusso studio a firma della dottoressa Sara Gandini, riportato qualche giorno fa dal Corriere della Sera, che incrocia i dati del Ministero dell’istruzione con quelli di Ats e Protezione civile fino a coprire un campione pari al 97% delle scuole italiane: più di 7,3 milioni di studenti e 770 mila insegnanti.

L’analisi partirebbe dai mesi della seconda ondata (settembre-dicembre), spiega la sottosegretaria, ma con dati aggiornati considerando statisticamente anche la nuova variante inglese, a conferma che il concetto non cambia, e che tenere aperte le scuole in presenza, con il conforto delle evidenze scientifiche, resta la priorità del Governo.

Insomma, l’analisi scagionerebbe l’apertura delle scuole: “Non ci sono evidenze scientifiche che l’aumento del contagio tra i soggetti in età scolastica sia legato all’apertura delle scuole. Non ci sono evidenze scientifiche che la variante inglese si diffonda maggiormente nelle sole fasce d’età scolastiche. Non ci sono evidenze scientifiche che le diverse varianti circolanti nel Paese siano resistenti ai vaccini in uso in Italia. Dalla ricerca si evince inoltre che all’interno delle scuole a contagiarsi maggiormente è il personale scolastico, il 77% del quale ad oggi è già stato vaccinato.”

Riapertura scuole e vaccinazioni

Si inizia, dunque, a discutere anche di un altro aspetto della riapertura scuole, quello legato alle vaccinazioni. Infatti, da più parti risuona l’argomentazione per la quale, dal momento che i docenti sono stati “trattati” come categoria prioritaria per il vaccino, è normale che via via che la campagna vaccinale della scuola venga ultimata, le scuole riaprano le porte.

Il diritto allo studio e il diritto alla salute dei ragazzi

Non ultimo, per importanza, il tema del disagio psichico e socio-culturale che bambini e ragazzi hanno subito nel corso dei lunghi mesi di DaD. “Non è tempo di facili slogan,” contiua la sottosegretaria Floridia. “C’è un altro contagio da fermare ed è quello della salute psicofisica dei nostri giovani. Il ritorno in classe per le nostre studentesse e i nostri studenti riguarda non solo il loro diritto allo studio, che dobbiamo tutelare ma anche il loro diritto alla salute. Stare a scuola infatti li protegge da gravi disturbi psicologici, alimentari e psico-cognitivi che invece si stanno diffondendo sempre di più. C’è un debito, grave, che stiamo contraendo con i nostri giovani. E riguarda il loro futuro e quello del livello culturale della nostra nazione. Non ci saranno ristori né sostegni a sufficienza. Adesso la riapertura per tutti gli ordini e gradi di scuola il più presto possibile. Cominciamo a pagare il debito culturale ed etico che abbiamo con la nuova generazione. Presto, che è già tardi”.

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