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Rientro in classe senza distanziamento, l’opposizione: Azzolina ha preso in giro tutti, si prepari alle dimissioni

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Ha suscitato polemiche non solo da parte dei presidi la notizia della “caduta” del distanziamento minimo di un metro a scuola presa dal Comitato tecnico scientifico e accolta come temporanea dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina: tutto il fronte politico dell’opposizione ha colto l’occasione per scagliarsi contro la gestione del ritorno in classe da parte dell’interno Governo e delle titolare del MI.

Pittoni (Lega): tanto rumore per nulla

“Qualcuno si era illuso che la sfida del ministro Azzolina fosse far ripartire la scuola il 14 settembre in sicurezza, ma è ormai evidente – ha detto il senatore Mario Pittoni, responsabile Scuola della Lega e vice presidente della commissione Cultura – che l’obiettivo è ripartire il 14 settembre punto. A qualsiasi costo. E con l’avallo del Comitato tecnico scientifico, il quale nel verbale del 12 agosto annuncia che “nelle situazioni temporanee in cui fosse impossibile garantire il prescritto distanziamento fisico” si può anche derogare, basta usare la mascherina”.

Secondo Pittoni si è fatto “tanto rumore per nulla” e dato “spazio all’approssimazione, dunque. Essendo l’intera operazione in ritardo di svariati mesi (non certo per colpa degli istituti), si potrà continuare a utilizzare banchi biposto e a stipare gli studenti. Resta da vedere se dirigenti scolastici ed enti locali accetteranno di accollarsi la responsabilità di eventuali conseguenze, solo per consentire a un ministro dalle dubbie qualità di fare bella figura”.

Sasso (Lega): ha preso in giro la comunità scolastica

Per l’onorevole Rossano Sasso (Lega) è clamoroso “il CTS ha deciso di andare in soccorso della Azzolina e di smentire quanto detto negli ultimi mesi. Noi lo avevamo detto, ma la Azzolina ha sempre replicato limitandosi ad attaccare Salvini, senza essere capace di entrare nel merito”.

“Alla fine – continua Sasso – le classi pollaio resteranno, sarà impossibile garantire il distanziamento in tutte le scuole, i banchi a rotelle rappresenteranno una spesa inutile poiché basterà mettere la mascherina, gli scuolabus si potranno prendere senza distanziamento ma entro i 15 minuti, perchè dal 16°minuto in poi il virus si sveglia e se ne va in giro … ed ancora una volta il Ministro Azzolina avrà preso in giro la comunità scolastica, nessuno escluso”.

Bucalo (FdI): il Cts l’ha smentita

È duro anche il commento di Carmela Ella Bucalo, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile FDI scuola: “Mentre il governo Conte spende milioni di euro per comprare banchi ‘autoscontro’ monoposto che dovrebbero garantire il distanziamento in classe, il Cts smentisce il ministro Azzolina e ufficializza che le aule nel prossimo anno scolastico potranno rimanere “pollaio”, l’importante che si adoperi la mascherina”, ha detto l’onorevole siciliana.

“La disorganizzazione del governo è disarmante così come l’incapacità di un ministro dell’Istruzione che butta dalla finestra milioni di euro pubblici”, conclude Bucalo.

Ronzulli (FI): Azzolina la smetta di ‘dare i numeri’

Gli fa eco la vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato, Licia Ronzulli: “Tra banchi monoposto che non arriveranno in tempo, classi pollaio che resteranno tali e interventi di edilizia scolastica neanche ancora programmati, si è talmente ancora a zero che il Cts – dice la forzista – prevede si dovrà addirittura derogare alla regola del distanziamento sociale di un metro! Il ministro Azzolina la smetta di ‘dare i numeri’ e si prepari alle dimissioni se il 14 settembre il rientro a scuola non avverrà in totale sicurezza come va dicendo da mesi pur senza muovere un dito e delegando tutto a presidi e sindaci”.