Home Contratti Rinnovo contratto docenti e Ata, 300 euro in arrivo? Soldi pronti per...

Rinnovo contratto docenti e Ata, 300 euro in arrivo? Soldi pronti per i Ccnl 2022/24 e 2025/27, il 5 novembre sindacati all’Aran

CONDIVIDI

La prima settimana di novembre potrebbe portare novità importanti al mondo della scuola. Mercoledì 5 novembre i sindacati sono stati convocati all’Aran per il rinnovo contrattuale del periodo 2022/24 e il presidente Antonio Naddeo si aspetta risposte a proposito della proposta economica fatta ai rappresentanti dei lavoratori durante l’incontro del 9 ottobre scorso: per la scuola si tratta di circa 150 euro lordi, poco meno della metà però già collocati in busta paga da diverso tempo per via dell’applicazione della nuova norma che impone una indennità di vacanza contrattuale maggiorata rispetto al passato.

Ma a quanto ammontano gli incrementi per insegnanti e personale Ata? “Gli aumenti stipendiali” medi “previsti – aveva annunciato lo stesso Naddeo tre settimane fa – vanno da 82 a 186 euro mensili per il personale amministrativo e da 105 a 177 euro mensili per i docenti. Sono state inoltre rideterminate le indennità fisse, che per i docenti passano da 204 a 320 euro mensilimentre per il personale amministrativo variano tra 88 e 109 euro mensili. Per i Direttori dei servizi generali e amministrativi (Dsga) l’indennità di direzione è stata fissata a 2.972 euro annui”.

A queste cifre occorre aggiungere poco altro. C’è l’una tantum per complessivi 240 milioni di euro, che porterà meno di 10 euro mensili. E forse qualche altra economia ricavata all’ultimo momento, ma difficilmente dalla Legge di Bilancio 2026, se non davvero pochi “spiccioli”. Poi c’è da capire quanto sarà collocato nella parte tabellare della busta paga e quanto in quella accessoria, ma pariamo sempre di cifre minimali.

Nell’incontro di venerdì scorso, dedicato alla proposta economica di Università e Ricerca, è stato però quantificata l’entità di un aumento possibile più consistente: riguarda il Ccnl 2025-27, quello che seguirà a stretto giro di posta l’attuale rinnovo contrattuale.

Ebbene, l’aumento per il triennio successivo, sarà pari al 5,4%: “nella scuola – ha spiegato Stefano Cavallini, segretario generale Anief – l’incremento sarà orientativamente di circa 142 euro per i docenti e di 104 euro per il personale Ata”.

Non si tratta di una promessa o di un impegno da assolvere da parte della parte pubblica, ma di un dato certo: nei giorni scorsi, alcuni comparti pubblici, come il ministero delle Funzioni Centrali, hanno ricevuto sempre dall’Aran uno specifico nuovo atto di indirizzo generale riguardante proprio il rinnovo del Ccnl 2025/27.

Una procedura, con la parte normativa che si sposterebbe in blocco nel prossimo Ccnl, che riguarda anche la scuola, ma occorre superare il “cavillo” della sottoscrizione del contratto che si sta contrattando per il triennio 2022/24: l’obiettivo, se i sindacati accetteranno, è fare avere ai lavoratori del comparto Scuola quasi 300 euro lordi in più nell’arco di circa un anno (per quelli dell’Università e della Ricerca qualcosa in più).

L’ipotesi del doppio contratto, al momento, sembrerebbe avallata dalla Cisl Scuola, probabilmente anche da Snals e Anief, possibile poi il sì della Uil Scuola, contrariata appare la Gilda degli insegnanti, mentre la Flc-Cgil è orientata per il ‘no’.

I 300 euro scarsi rappresentano una cifra, che si colloca tra l’11% e il 12% di aumento, frutto appunto di due tornate contrattuali, purtroppo ancora lontana da quella utile almeno a pareggiare l’inflazione dell’ultimo triennio (attorno al 17-18%), ma che comunque darebbe ossigeno a dei lavoratori – docenti e Ata – sempre più arricchiti di doveri e impoveriti nello stipendio.