Home Archivio storico 1998-2013 Generico Riserve sulla commissione del concorso per dirigenti scolastici

Riserve sulla commissione del concorso per dirigenti scolastici

CONDIVIDI

Il D.P.C.M. n. 341 del 30 maggio 2001 sul "Regolamento relativo ai criteri per la composizione delle commissioni esaminatrici del corso-concorso selettivo di formazione dei dirigenti scolastici", all’art. 2 così recita: "Le commissioni sono composte da almeno tre membri, di cui uno con funzione di presidente.
Il presidente è scelto tra i seguenti soggetti, anche collocati a riposo: dirigenti di Amministrazioni Pubbliche che ricoprano o abbiano ricoperto un incarico di direzione di Uffici dirigenziali generali, magistrati amministrativi o contabili o avvocati dello Stato, professori di prima fascia di Università statali o equiparate.
Gli altri due componenti sono scelti uno fra gli esperti di organizzazioni pubbliche o private con competenze in campo organizzativo e gestionale e l’altro fra i dirigenti scolastici in servizio con un’anzianità nella funzione direttiva della scuola di almeno cinque anni.

Le commissioni esaminatrici sono integrate da uno o più componenti esperti nelle lingue straniere oggetto del corso-concorso e da un componente esperto di informatica".

Molti i motivi di perplessità. Innanzitutto: quale  garanzia potrà dare una commissione tanto eterogenea e composta da professionalità così lontane tra di loro  per formazione ed esperienze professionali quali, ad esempio, quella di un  magistrato contabile, di un professore universitario di prima fascia e di un dirigente scolastico con appena cinque anni di servizio di ruolo?

E ancora: professore universitario, ma di quale disciplina? Che cosa significa, poi, commissione composta da almeno tre membri? Forse che la composizione potrà variare da una regione all’altra, visto che tutta l’organizzazione, e perciò pure  la nomina, sarà affidata alle direzioni scolastiche regionali?

Molti come si vede i motivi di perplessità di chi ha atteso più di dieci anni per poter partecipare al concorso per dirigente scolastico.

Infine: le professionalità dei componenti della commissione esaminatrice, orientate decisamente verso competenze di natura esclusivamente organizzative, amministrative e contabili orienteranno in una direzione, anziché in un’altra, la selezione e la formazione dei dirigenti?
Gli ambiti di competenza, così come indicati nel succitato decreto, ovviamente, orienteranno il corso-concorso in una direzione che escluderà completamente l’aspetto culturale ed educazionale del  ruolo e della funzione del dirigente della futura scuola dell’autonomia, aspetto ineliminabile secondo quanti, da più angolazioni, nei decenni appena passati, hanno concordemente delineato con i loro studi e le loro ricerche la figura di chi sarà chiamato a gestire la scuola alle soglie del terzo millennio.