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Ritorno a scuola, niente mascherine e due metri quadrati per ogni studente. La proposta delle Regioni

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Le linee guida non arrivano ancora (arriveranno probabilmente entro la settimana) ma le Regioni hanno già inviato un documento al Ministero dell’Istruzione, di concerto con le province, con alcune proposte per la riapertura delle scuole a settembre.

Riapertura scuole: niente mascherine durante le lezioni. Docenti in cattedra

Il documento prevede le seguenti misure: niente mascherina per gli studenti durante le lezioni, ma solo in fase di ingresso, uscita e passaggio nei corridoi.

Lo spazio individuale per ogni alunno deve essere di almeno due metri quadrati.

Gli insegnanti dovranno restare in cattedra, senza avvicinarsi ai banchi, durante la lezione e nel corso di eventuali verifiche.

Per quanto riguarda la ricreazione, questa sarà più lunga per consentire agli studenti di rilassarsi dopo aver consumato la merenda seduti al banco. In questo caso, quindi nel corso della pausa, sarà necessario indossare la mascherina.

Anche gli insegnanti non dovranno essere protetti in viso nel corso della lezione, ma sarà necessario indossare la mascherina non appena termineranno di spiegare e, in ogni caso, quando si sposteranno all’esterno della classe.

La protezione sarà obbligatoria per tutti nelle aule in cui si trovano soggetti immunodepressi.

Le Regioni, come già segnalato dai presidi, chiedono più docenti e bidelli e scrivono: “Il personale è insufficiente rispetto alla gestione di orari più ampi e con maggiore necessità di controllo e vigilanza soprattutto all’entrata e uscita e negli spostamenti, occorre implementare le dotazioni con particolare attenzione al personale Ata”.

Altre misure per il rientro a scuola

Nelle scuole, dicono ancora i presidenti delle Regioni, le superfici dovranno essere igienizzate frequentemente e gli stessi docenti dovranno provvedere alla disinfezione della cattedra e degli oggetti “prima di consegnare la classe al docente successivo”.

Le mense dovranno prevedere un “menù ad hoc”, ovvero semplificato e servito in monoporzioni.

La disinfezione degli ambienti e delle attrezzature dopo ogni utilizzo.

Un punto da sottolineare è questo: le regioni chiedono, infine, la soppressione della didattica a distanza “sia per la scuola primaria che secondaria di primo e secondo grado”.