
A margine dell’inizio del Festival di Sanremo 2025 il cantante Rocco Hunt, uno dei big in gara, ha rilasciato un’intervista a Askanews, rilanciata da Il Messaggero, in cui ha parlato di scuola, collegando il tema alla sua esperienza da studente, che si è diplomato a fatica in ragioneria, e da padre di un bambino di sette anni.
“Cerco di dare a mio figlio l’educazione che non ho avuto io”
Ecco le sue parole: “Se il mondo è sporco noi dobbiamo mandare i bambini a scuola, perché la scuola, la cultura sarà la loro salvezza. Questa è la cosa principale ed è anche il motivo perché io cerco di dare a mio figlio l’educazione che non ho avuto io. Dico sì, lo stato è assente, ma come noi in mezzo a quei banchi. Cioè nemmeno io ho fatto qualcosa all’epoca, ho rimediato dopo. Studiare da autodidatta come ho fatto io è un peccato, però anche dalle istituzioni mi aspetto che la scuola sia la stessa per tutte le regioni italiane”, ha detto. Il cantante, 30 anni, è in gara con un brano di denuncia sociale.
“Non voglio fare la classica distinzione Sud e Nord, però anche le strutture scolastiche sono decadenti, i professori che sono sottopagati, stressati e devono dare l’educazione ai nostri figli. Bisogna riformare il sistema scolastico, non è un discorso che faccio di Sud e Nord, il discorso è a livello italiano per cercare di dare un futuro migliore ai nostri figli, perché le scuole sono i posti dove lasciamo i nostri figli per mezza giornata e non tutti possono permettersi una scuola privata”, ha concluso Rocco Hunt, che avrebbe iscritto il figlio in una scuola internazionale.