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Sciopero: adesioni altissime secondo i sindacati

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Per il momento i conti sull’adesione allo sciopero si possono fare basandosi solo sui dati forniti dai sindacati e su qualche numero fornito da singole scuole o Csa.
I sindacati confederali parlano di una adesione che sfiora l’80%, mentre Gilda si ferma prudentemente al 60%.
A scaldare definitivamente gli animi è stata anche la voce sui tagli agli organici proposta dal ministro Siniscalco che è iniziata a circolare pochi giorni fa.

In Viale Trastevere giurano di non saperne nulla, anzi il Ministro Moratti manda a dire dal Giappone, dove ore si trova, che il taglio non c’è e che in ogni caso trova in totale disaccordo il Miur.
Sta di fatto che la questione dei tagli all’organico (si parla di 14-17 mila posti in meno) ha dato occasione a tutti i leader politici e sindacali di intervenire a sostegno della manifestazione che si è svolta a Roma.
Nelle prime ore del pomeriggio, il leader della Uil Angeletti ha concluso la manifestazione unitaria sottolineando la netta contrarietà dei confederali ad ogni ipotesi di riduzione degli organici e del tempo-scuola.
Da segnalare anche le dichiarazioni del senatore della Margherita Willer Bordon che ha ribadito la necessità di abrogare la riforma Moratti.
Nonostante tutto a Roma la manifestazione non ha avuto carattere unitario: mentre docenti e bidelli confederali sono confluiti in Piazza Navona dove hanno parlato Panini (Cgil), Furlan (Cisl) e Angeletti (Uil), i Cobas hanno raccolto l’ala movimentista in Piazza della Repubblica. Gli organizzatori parlano di 100mila partecipanti a ciascuna delle due manifestazioni, forse i numeri reali sono inferiori, ma non c’è dubbio che lo sciopero è riuscito e che a questo punto l’apertura del tavolo delle trattative per il rinnovo contrattuale non potrà essere ulteriormente rinviata.