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Scuola d’arti e mestieri in Vaticano per diventare falegnami, marmisti e decoratori: “Pensare con le mani” al via il 19 aprile a San Pietro

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Dopo l’annuncio di inizio 2023, il 19 aprile il Vaticano procederà all’inaugurazione accademica della Scuola delle Arti e dei Mestieri della Fabbrica di San Pietro, promossa in collaborazione con la Fondazione Fratelli tutti, dai cui corsi usciranno falegnami, scalpellini e marmisti, muratori stuccatori e decoratori: professionalità ancora molto ricercate, anche nell’era del web.

L’evento si svolgerà nell’atrio della Basilica di San Pietro e sarà introdotto dal cardinale Mauro Gambetti, presidente della Fabbrica di San Pietro e della Fondazione Fratelli tutti, con i saluti istituzionali del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. La lectio magistralis, comunica il Vaticano, sarà affidata a Mario Cucinella, architetto, designer e accademico, che parlerà agli studenti della Scuola e agli invitati presenti di “Artigiani digitali dell’architettura e del design. Pensare con le mani”.

L’iniziativa – hanno spiegato gli organizzatori – si inserisce nel solco di una tradizione antica, risalente alla fine del XVIII secolo, quando la Fabbrica di San Pietro istituì lo Studio Pontificio delle Arti, destinato ai giovani aspiranti “muratori, pontaroli, falegnami, scalpellini e tutti gli artieri di arti meccaniche”, che fece dell’istituzione un centro formativo di eccellenza.

Come si svolgeranno i corsi

La classe di allievi apprendisti del 2023 sarà formata da 20 giovani – 12 ragazzi e 8 ragazze – provenienti da Italia, Perù, Germania e Bielorussia. L’attività didattica prevede cicli di lezioni frontali, seminari, visite guidate e sopralluoghi di studio in diverse località italiane.

Le lezioni teoriche si terranno nelle aule appositamente allestite nei locali del Palazzo della Canonica, mentre le attività di laboratorio saranno svolte nelle officine della Fabbrica di San Pietro, dove gli aspiranti artigiani avranno la possibilità di esercitarsi e operare a stretto contatto con le maestranze sanpietrine.

I corsi dureranno sei mesi con frequenza in presenza e obbligatoria. Per l’intera durata della Scuola, gli alunni saranno ospitati presso la residenza “Villa Aurelia” dei Padri Dehoniani, situata nelle vicinanze della Basilica, dove giungeranno proprio la mattina del 16 gennaio

Gli insegnanti, fanno sapere dalla Città del Vaticano, saranno composti “da personale dell’Ufficio Tecnico della Fabbrica di San Pietro, da docenti di Università italiane e straniere e artigiani di comprovata esperienza”.

L’inaugurazione del 19 aprile

“Nei secoli, le mani – anticipa Cucinella – hanno contribuito a tramandare cultura e saperi; hanno dato vita ai pensieri, traducendoli in forma; hanno costruito il nuovo, si sono prese cura del nostro patrimonio culturale; hanno risanato cose danneggiate permettendo loro di sopravvivere nel tempo; hanno condotto fino a noi la storia e la condurranno nel futuro”.

Secondo l’architetto, “è vitale ci siano Scuole che curino il sapere con le mani, che le guidino nella conoscenza di materiali antichi e nuovi, di nuove tecniche che siano di supporto ai saperi artigiani; e che questo sapere dilaghi nel tempo e nello spazio perché ci sia continuità fra passato presente e futuro”.

Queste riflessioni, ha detti il cardinale Gambetti, riportano “al centro una dimensione integrale dell’educazione, che sa riconnettere la conoscenza speculativa e quella pratica: la Scuola delle Arti e dei Mestieri della Fabbrica di San Pietro vuole proporre agli studenti un modello virtuoso anche in questo, mettendo in dialogo e integrando la tecnica e la tecnologia, le arti e lo studio teorico”. All’inaugurazione interverranno anche Assunta Di Sante, cui è affidata la responsabilità scientifica della Scuola, e Nicoletta Marconi, dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, docente e Consulente scientifica.

Concluderà l’evento Francesco Occhetta, segretario generale della Fondazione Fratelli tutti e Direttore della Scuola delle Arti e dei Mestieri.