Home Attualità Scuole Argentario: paghi 3 prendi 2?

Scuole Argentario: paghi 3 prendi 2?

CONDIVIDI
“Prima vogliamo vedere il progetto di riorganizzazione della rete scolastica nella sua totalità e nei suoi dettagli -dichiarano decisi i genitori dell’Associazione A.Ge. Argentario – poi sentiremo di nuovo le famiglie; solo a questo punto prenderemo una posizione ufficiale circa il progetto dell’Amministrazione comunale di Monte Argentario di accorpare e spostare i plessi scolastici di scuola primaria e secondaria di I grado a Porto S. Stefano”. Il cosiddetto progetto “3×2”, già avanzato dall’Amministrazione comunale nel 2010 e poi ritirato a seguito delle proteste della popolazione, prevede infatti lo spostamento dei ragazzi delle elementari nella scuola media e viceversa, con soppressione di un plesso scolastico.
“Certo è che, come genitori e quindi quali diretti interessati, ci aspettiamo che l’Amministrazione Comunale, nella pianificazione di ogni progetto che interessi la scuola, tenga conto, prima di ogni altra cosa, dei bisogni e del benessere degli alunni – prosegue A.Ge. Argentario – Qualsiasi modifica sarà ben accetta solo se fatta nell’interesse primario dei ragazzi, con lo scopo di migliorare la fruibilità e la vivibilità dei plessi scolastici e soprattutto nel rispetto delle normative vigenti riguardo salute, didattica e sicurezza, che tanto preoccupano noi genitori”.
I genitori santostefanesi si aspettano un cambiamento in positivo, che migliori le scuole senza dover rinunciare ai laboratori e agli spazi dedicati alle attività integrative (aula di musica, laboratorio linguistico, informatica, teatro, ecc), senza dover insomma ridurre o modificare l’offerta formativa, rispettando gli indici minimi di legge per le dimensioni delle aule riservate alla didattica e quindi senza creare sovraffollamenti o “classi pollaio”.
“Riteniamo nostro dovere vigilare sulla realizzazione di tale progetto nell’interesse di tutti quanti sono coinvolti, a partire dal personale scolastico e dagli alunni, restando pronti a far sentire la loro voce se necessario” conclude Angela Rigucci, presidente di A.Ge. Argentario.