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Se il blocco dei contratti è illegittimo perché il rinnovo del contratto scuola tarda ancora?

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La Suprema Corte ha già definito illegittimo il blocco dei contratti nella P.A.,eppure il governo non emana l’atto di indirizzo per il rinnovo del contatto scuola.

Una sentenza, quella della Corte Costituzionale, che è arrivata nel giugno 2015, dopo 6 anni di blocco del contratto della scuola. La sentenza non è retroattiva, quindi non spettano gli arretrati per questi lunghi 6 anni, ma già adesso siamo arrivati ad un altro anno di blocco del contratto dall’atto della stessa sentenza. Questo significa che a partire dal giugno 2015 ad arrivare alla firma del rinnovo del contratto, spettano tutti gli arretrati. È bene ricordare che il contratto scuola, oltre ad essere bloccato da sette anni, ha visto abrogate diverse norme giuridiche ed anche modificate le fasce degli scatti della progressione della carriera. L’anno 2013 è stato congelato ai fini dell’avanzamento della carriera e l’aggiornamento della vacanza contrattuale è stato bloccato per ben due volte.

Come mai il governo Renzi, che dice di essere così attento alla scuola e al personale scolastico, non ha trovato le risorse finanziarie per rinnovare il contratto scuola? Se il blocco dei contratti è illegittimo perché il rinnovo del contratto scuola tarda ancora?

Nel rinnovo del contratto scuola dovrà essere risolta, una volta per tutte, l’ambiguità dell’orario di servizio dei docenti, attinenti alle attività di insegnamento e quelle funzionali all’insegnamento, delle loro ferie e del diritto a fruire dei permessi retribuiti.

Dovrà essere chiarita la parte che riguarda le relazioni sindacali e la contrattazione di tutto il salario accessorio. Dovrà essere specificato il nuovo modello di valutazione dei docenti e del personale scolastico. Si dovrà anche intervenire con estrema chiarezza sugli aspetti dell’obbligatorietà della formazione e sul tempo da dedicare a questo nuovo obbligo di servizio.

La partita del rinnovo contrattuale è molto delicata e non è per nulla semplice da affrontare, infatti il segnale che sembrerebbe arrivare da Palazzo Chigi, è quello di fermare la macchina delle deleghe alla legge 107/2015, di prendere tempo per i primi incontri sul tema rinnovo contratto scuola, tutto questo almeno fino al 4 dicembre. Dopo il risultato del referendum costituzionale si potrà comprendere la verità di quello che bolle in pentola, per adesso bisognerà continuare ad attendere.