Home I lettori ci scrivono Se siete indignati per gli arretrati non lamentatevi, ma reagite

Se siete indignati per gli arretrati non lamentatevi, ma reagite

CONDIVIDI

Docenti e ATA sono trattati male economicamente perché si sa che non sono capaci di mobilitarsi, scioperare, scendere in piazza, manifestare, astenersi dalle attività aggiuntive, insomma non hanno capacità antagoniste come recentemente hanno dimostrato gli insegnanti in Inghilterra e in Francia.

Una categoria che ha scelto elettivamente il lamento come strumento per autorappresentarsi  all’opinione pubblica e ai Governi di turno cosa mai può aspettarsi? Non viene considerata  perché per prima è ad avere una  scarsa considerazione di sé stessa.

Docenti e ATA pensano  qualunquisticamente che a loro  tutto sia dovuto ma nessuno ti  regala nulla se non lotti e scegli di restare sempre passivo nelle rivendicazioni.

Docenti e Ata possono pure prendersela con i sindacati di categoria per i  loro bassi salari e  per gli aumenti contrattuali  ma la colpa sta nel personale che, chiamato allo sciopero,  preferisce  sempre non solo non farlo ma invita gli altri  lavoratori ad astenersi dallo scioperare. Se si sceglie di fare i crumiri,  allora non bisogna piu lamentarsi dei  contratti e degli aumenti.

Vorrei sapere quanti a cui oggi saranno accreditati al netto  gli arretrati del CCNL 19/21  e  ora si lamentano sui social  hanno scioperato a dicembre  o a maggio scorso, le percentuali registrate dalla Funzione pubblica  sono eloquenti, scarse a maggio, irrisorie a dicembre, insomma  una sparuta minoranza. I non scioperanti cronici stanno dando ragione al Sen. Giuseppe Valditara il ministro di destra  dell’Istruzione e del Merito che si è preso il merito del Contratto pur non avendolo finanziato e lo considera una sua  graziosa concessione quando dice che lo sciopero è uno strumento ormai superato ed è in buona compagnia non solo del presidente dell’ANP il Dott. Antonino Giannelli, della segretaria di un grande  sindacato che non sempre  partecipa allo sciopero (come nello sciopero di dicembre di Flc Cgil e Uil)  ma anche  di tanti docenti e ATA che allo sciopero hanno sempre  preferito il lamento e affermano che lo sciopero non serve a nulla, confondendo  ormai la piazza reale con quella virtuale e le petizioni on line con la protesta e le manifestazioni.

Chi è causa del suo mal  ora pianga se stesso e non cerchi di dare  colpe ad altri.

Scuola Bene Comune